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San Carlo Acutis: una folla di pellegrini ad Assisi dopo la canonizzazione

Milioni di fedeli visitano ogni anno luoghi santi, ma pochi attirano come la tomba di San Carlo Acutis ad Assisi.

La canonizzazione di questo giovane santo, avvenuta il 7 settembre 2025 durante il Giubileo della Gioventù, ha segnato un momento storico per la Chiesa e ha acceso un nuovo fervore spirituale in migliaia di fedeli. La sua vita breve ma luminosa continua a ispirare generazioni di giovani e adulti, spingendo tanti a scoprire nella semplicità quotidiana la via della santità.
Assisi, città che già custodisce l’eredità di San Francesco, ora è diventata anche il cuore pulsante di una devozione moderna, capace di coniugare fede e contemporaneità. Il flusso ininterrotto di pellegrini non è soltanto un dato numerico, ma il segno concreto di una Chiesa viva, che riconosce in Carlo un testimone del Vangelo capace di parlare al presente.

Un santo che attira il mondo intero

Secondo i dati della diocesi di Assisi, oltre 620.000 pellegrini hanno visitato la tomba di San Carlo Acutis nei primi otto mesi del 2025. Solo in agosto si sono contati più di 121.000 visitatori, una cifra eccezionale che testimonia l’attesa per la canonizzazione celebrata da Papa Leone XIV in piazza San Pietro.

Carlo, morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, riposa nella Chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi. La sua sepoltura è diventata un luogo di preghiera e contemplazione, dove i fedeli possono sostare davanti al corpo del giovane, vestito semplicemente con jeans, felpa e scarpe da ginnastica: segni di una vita ordinaria, divenuta straordinaria nella fede.

Il giorno della canonizzazione, la città di Assisi ha vibrato di gioia: centinaia di persone hanno seguito la celebrazione in diretta all’interno della chiesa, mentre un treno speciale ha portato oltre 800 pellegrini dall’Umbria a Roma. Durante la liturgia, momenti particolarmente intensi hanno coinvolto la famiglia e chi ha sperimentato la sua intercessione: il fratello Michele ha proclamato una lettura in inglese, mentre Valeria Vargas Valverde, guarita da un miracolo attribuito al santo, ha innalzato una delle preghiere dei fedeli.

Il giorno seguente, l’arcivescovo Domenico Sorrentino ha presieduto una Messa di ringraziamento presso la tomba di Carlo, alla presenza dei suoi genitori e di numerosi pellegrini. Nella sua omelia, il presule ha richiamato la semplicità della strada verso la santità tracciata dal giovane: valorizzare i propri talenti e donarli a Dio. Che si tratti di arte, musica, sport o persino internet, ogni dono – ricordava – è chiamato a diventare strumento per il bene e per la gloria del Signore.

Il cardinale Pietro Parolin celebrerà la memoria liturgica di San Carlo Acutis (www.medjugorje.it)

Devozione e nuove testimonianze di fede

Le celebrazioni legate alla canonizzazione non si sono limitate a Roma e Assisi. In occasione della festa della Natività di Maria, l’arcivescovo Sorrentino ha sottolineato il forte legame di Carlo con l’Eucaristia e con la Madonna, due pilastri della sua vita spirituale. «Maria e l’Eucaristia – ha affermato – erano per lui un amore unico e inseparabile. Vedeva Gesù con gli occhi di Maria e amava Maria con il cuore di Gesù».

Tra i segni permanenti di questo evento straordinario vi è anche l’inaugurazione, il 5 settembre, di una statua bronzea realizzata dall’artista canadese Timothy Schmalz. L’opera, alta oltre tre metri, raffigura San Carlo con un computer portatile, sul cui schermo compaiono un calice e una patena: un’immagine che unisce la sua familiarità con il mondo digitale e il suo amore per l’Eucaristia.

Il flusso di celebrazioni continuerà nelle prossime settimane con la presenza di cardinali provenienti dalla Curia romana. Il 28 settembre il cardinale Lazarus You Heung-sik celebrerà una Messa di ringraziamento nella Basilica di San Francesco, seguito il 5 ottobre dal cardinale Marcello Semeraro a Santa Maria degli Angeli. Il 12 ottobre, giorno della memoria liturgica di San Carlo Acutis, sarà invece il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, a presiedere l’Eucaristia solenne.

Questi appuntamenti confermano quanto la figura di Carlo sia ormai divenuta universale: un giovane che, pur vissuto nel nostro tempo, ha saputo vivere il Vangelo con radicalità e freschezza, mostrando che la santità non è un ideale lontano, ma una possibilità concreta per chiunque.

Published by
Gianluca Di Marcantonio