Un Santo che stiamo imparando a conoscere a poco a poco ma che non si risparmi in grazie e miracoli. Stiamo parlando di San Charbel.
Il monaco eremita libanese che è salito agli onori degli altari nel 1977 e che vede la sua ricorrenza liturgica il 24 luglio, continua ad elargire grazie anche in posti e in momenti quanto meno ce li si aspetta. E, proprio parlando di miracoli, ecco la storia di uno di questi.
Proviene dall’Italia ma, ciò che conta, è capire cosa sia effettivamente successo e perché il popolo già inizia a parlare di miracolo.
L’olio che non “finisce”
Lui, dal Libano, che è arrivato in Italia: una devozione unica nel suo genere che si sta piano piano diffondendo nel nostro Paese. Il 24 luglio è stata la sua festa liturgica e davvero in tantissimi, in ogni parte del mondo, lo hanno ricordato e commemorato, anche attraverso un gesto molto particolare quanto speciale: l’unzione con l’olio.
Quanto si pensa ad una unzione, immediatamente ci si ricollega a quello che può essere il Sacramento degli infermi, ma in realtà non è del tutto e sempre così. Ci sono alcuni Santi che intercedono anche attraverso questa pia pratica e, uno questi, è proprio San Charbel. La storia che stiamo per raccontarvi arriva dall’Italia, precisamente da Napoli.
Il giorno della festa liturgica del Santo, nella chiesa di “San Ferdinando”, nel cuore del centro storico della città, è successo qualcosa che neanche il sacerdote della stessa parrocchia si aspettava o poteva immaginare: l’olio benedetto, arrivato dalla Chiesa Maronita di Roma, in onore e per intercessione di San Charbel, “ricompare” dopo essere stato consumato.
Ecco cosa è successo in una chiesa di Napoli
Sono già in tanti a gridare al miracolo, ma è bene raccontare cosa sia effettivamente successo. Durante la celebrazione, un flacone di olio benedetto si sarebbe inspiegabilmente riempito dopo essere stato completamente svuotato. Il parroco della chiesa, don Silvestri, spiega che, al termine della celebrazione, ha proceduto all’unzione di tutti i fedeli presenti (quasi 500) con l’olio benedetto per intercessione del Santo libanese.

Il suo pensiero, però, era di non riuscire a farcela con il piccolo flacone e che l’olio fosse davvero poco per tutti: “Non immaginavo che sarebbero state così tante persone, quindi a un certo punto il flacone era quasi vuoto e ho temuto di non riuscire a ungere tutti i presenti. Alla fine, chiusi il flacone e lo riposi nel suo contenitore. Ma, quando lo misi di nuovo nella cassaforte, mi accorsi che era di nuovo pieno. Non potevo credere ai miei occhi” – ha raccontato in una dichiarazione rilasciata ad “Aci Prensa”.
Il sacerdote racconta il suo stupore, poiché il flacone era davvero vuoto: “[…] Ero anche spaventato perché pensavo che non ce ne fosse abbastanza per ungere tutti e lo avevo rovesciato più volte […] Poi il contenitore era effettivamente di nuovo pieno e pesava più di prima […] Tutti hanno applaudito quando l’hanno visto”.
L’accaduto è stato prontamente riferito, da parte del sacerdote napoletano, alla postulazione del Santo, così come prevedono le norme del Diritto Canonico.