San Cristoforo Magallanes, sacerdote e martire, è stato un luminoso esempio di carità pastorale e fedeltà eroica a Cristo Re.
Nel cuore del Messico del XX secolo, la fede cattolica fu messa duramente alla prova da una brutale persecuzione anticristiana la Guerra dei Cristeros, e l’incredibile testimonianza dei martiri messicani, troppo spesso dimenticati. Le loro storie, rievocate anche nel film Cristiada, sono un richiamo potente alla libertà religiosa, alla forza della fede e alla speranza cristiana.
“Tranquilli, fratelli, solo un attimo e poi il Cielo. Io muoio innocente e chiedo a Dio che il mio sangue serva per l’unione dei miei fratelli messicani.” San Cristoforo Magallanes, in punto di morte
La persecuzione dimenticata: il sangue dei martiri messicani
All’inizio del XX secolo, il Messico fu teatro di una delle più feroci persecuzioni anticristiane del mondo moderno. Con l’entrata in vigore della Costituzione del 1917, fortemente influenzata da idee massoniche e anticlericali, il governo messicano guidato da Plutarco Elías Calles impose leggi che miravano a sradicare la fede cattolica dalla vita pubblica. Le chiese furono chiuse, le scuole cattoliche messe fuori legge, le congregazioni religiose sciolte, e il culto pubblico proibito.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna: “Il diritto alla libertà religiosa è fondato sulla stessa dignità della persona umana” (CCC 2106). Ma questo diritto fu totalmente negato in quel tragico periodo.
Il grido dei fedeli: “¡Viva Cristo Rey!”
In risposta all’oppressione, nacque il Movimento Cristero, dal grido di battaglia che echeggiava sulle labbra dei martiri: “¡Viva Cristo Rey!”. Era un’espressione di fede incrollabile nella regalità sociale di Gesù Cristo, che si opponeva al tentativo dello Stato di relegare Dio fuori dalla storia e dalla società.
Il film Cristiada (2012), diretto da Dean Wright e interpretato da Andy Garcia, racconta questa insurrezione. La pellicola, basata su eventi reali, è un potente richiamo alla memoria: mostra l’eroismo della gente comune, la forza della preghiera, e la santità dei sacerdoti che non rinunciarono al loro gregge nemmeno di fronte alla morte.
San Cristoforo Magallanes: sacerdote e padre del suo popolo
San Cristoforo Magallanes Jara nacque nel 1869 a Totatiche, nello stato di Jalisco. Ordinato sacerdote nel 1899, fu guida spirituale e missionario tra gli indigeni Huicholes. Fondò scuole, ospizi e un seminario clandestino, quando quello ufficiale venne chiuso dal governo. La sua missione era: “Formare uomini di Dio per tempi difficili”.
Egli rifiutò sempre la violenza, ricordando: “La nostra battaglia non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i principati e le potestà” (Ef 6,12). Fu arrestato il 21 maggio 1927 e condannato a morte solamente per essere sacerdote. Morì fucilato a Colotlán, con altri 24 compagni martiri.
Il martirio che dà vita
San Giovanni Paolo II, durante la canonizzazione nel 2000, disse: “Il sacrificio di questi martiri ha fatto rifiorire la Chiesa in Messico”. La loro testimonianza ci ricorda che Cristo è Re anche nella sfera pubblica, e che: “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (At 5,29).
Preghiera a San Cristoforo Magallanes e ai Martiri Cristeros
O glorioso San Cristoforo Magallanes, sacerdote fedele e pastore coraggioso, che hai dato la vita per Cristo e la sua Chiesa, ottienici la forza di proclamare con coraggio la nostra fede, anche quando essa è rifiutata, derisa o perseguitata. Insegnaci ad amare i nemici, a rispondere con la carità all’odio, e a restare saldi nella speranza, certi che “se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?” (Rm 8,31). Insieme ai tuoi santi compagni, intercedi per la pace in Messico e nel mondo, per la libertà della Chiesa, e per le vocazioni sacerdotali e religiose.
¡Viva Cristo Rey!
¡Viva la Virgen de Guadalupe!
Amen.