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Santi Elisabetta e Zaccaria, quando l’impossibile diventa possibile: la forza dell’attesa

La storia dei Santi Elisabetta e Zaccaria, genitori di San Giovanni Il Battista, ha molto da insegnare ed è applicabile anche al contesto odierno. 

Il percorso di un cristiano non è sempre lineare, ma irto di difficoltà. Può capitare che si attraversino momenti bui, e di perdere la speranza. A volte, ci sembra tutto impossibile, e ci chiediamo se mai le cose cambieranno. Ci rivolgiamo a Dio, ma ci sembra che le nostre preghiere non siano esaudite. Eppure, Nostro Signore ascolta sempre le nostre richieste, ma che siano esaudite o meno, dipende da numerosi fattori. Tra questi, anche il saper attendere non i nostri tempi, ma quelli di Dio.

Un esempio emblematico di quella che è la forza dell’attesa sono di certo i santi Zaccaria ed Elisabetta. Oggi, 5 novembre, ne ricorre la memoria liturgica. Elisabetta e Zaccaria, di cui leggiamo nel Vangelo di Luca, sono i genitori di Giovanni Battista.

Su di essi, l’evangelista scrive:«Erano giusti agli occhi di Dio e osservavano irreprensibilmente tutti i comandamenti e le leggi del Signore»(Lc, 16). Elisabetta era però afflitta da un dolore, ossia la sua sterilità. A quei tempi era una sorta di umiliazione per una donna ebrea.

Santi Elisabetta e Zaccaria, l’intervento di Dio che trasforma l’impossibile in possibile

Un giorno, mentre Zaccaria è al tempio, l’arcangelo Gabriele gli appare, annunciandogli che sua moglie Elisabetta sarebbe diventata madre.

visita maria a santa elisabetta (credit youtube@thechosenitalia) -medjugorje.it

L’uomo, però, nonostante fosse un fervente credente, chiese all’arcangelo una prova. Lui, però, lo rese muto fino a 8 giorni dopo la nascita di Giovanni Battista. A quel punto, la sua lingua si sciolse e Zaccaria tornerà a parlare.

Nei mesi in cui Elisabetta era incinta di Giovanni, avvenne il famoso incontro tra lei e Maria, madre di Gesù. Il bimbo di Elisabetta, infatti, ha un sussulto nel grembo della madre, perché riconosce che è il figlio di Dio, colui che Maria porta in grembo.

Quando Elisabetta dà alla luce Giovanni, Zaccaria smette di essere incredulo e torna a parlare. Ritorna a cantare e lo fa con un meraviglioso canto, il Benedictus. Dalle parole di Elisabetta, poi, è nata l’Ave Maria, preghiera che recitiamo ad oggi, quotidianamente.

La storia di Elisabetta e Zaccaria mostra molteplici insegnamenti. Il primo, l’importanza di avere fede in Dio, ogni giorno, senza remore, anche laddove si fa fatica a credere. E ancora, che niente è impossibile a Dio, perché Elisabetta, da sterile ha avuto un figlio in tarda età. Infine, l’importanza dell’attesa e dell’affidarsi al Signore in modo incondizionato, accettando la sua divina volontà.

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Anna Di Donato