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Sant’Orsola e le 11mila vergini trucidate: l’atroce morte per non rinnegare la fede

La commovente e drammatica storia di Sant’Orsola e delle vergini che morirono martiri con lei, uccise per mano degli Unni di Attila. 

Oggi, 21 ottobre 2025, ricorre la memoria liturgica di Sant’Orsola, che in base alla tradizione, che comprende anche una serie di aspetti che attengono alla leggenda, era una principessa bretone che aveva deciso di dedicare la sua vita a Dio.

Sempre secondo quanto si narra, un re pagano (qualcuno dice si chiamasse Conan Meriadoc) avrebbe voluto sposarla e la chiese in sposa a suo padre. Tuttavia, la giovane donna fece un sogno, in cui un angelo le suggerì di prendere tempo, a difesa della fede e della pace.

Ascoltando il consiglio angelico, Orsola chiese di poterci pensare e il periodo stabilito fu di tre anni. Il pericolo di una guerra incombeva, per cui Orsola decise di accettare la proposta del re Conan, che a sua volta accettò di convertirsi, se si fossero sposati.

A questo punto, la storia prosegue con un viaggio alla volta di Roma, in cui la giovane partì con 11 mila vergini (pare, tuttavia, che il numero fosse un errore di trascrizione, in base ad alcune fonti).

Qualche versione, peraltro, riporta che Orsola partì anche con il promesso sposo per la Capitale, e lì ebbe un incontro con papa Ciriaco (questo pontefice non è realmente esistito).

Sant’Orsola, il ritorno a Colonia e la terribile morte per mano degli Unni

Sempre secondo storia e leggenda, Orsola, tornando verso Colonia, in Germania, la trovò da poco conquistata dal capo degli Unni, Attila.

Sant’Orsola e le Vergini trucidate-medjugorje.it

Quest’ultimo fece uccidere le 11 mila vergini che erano con lei, che rifiutarono di cedere ai desideri dei barbari. Solo la vita di Orsola fu risparmiata, perché Attila, il Re Unno, attratto dalla sua bellezza, desiderava sposarla. La donna, però, rifiutò, e lui la uccise con una freccia. Orsola aveva deciso di non rinnegare la sua fede (così come le altre vergini), e volle mantenersi fedele alla promessa che aveva fatto a Dio.

Una delle vergini che erano con Orsola, Cordula, spaventata, riuscì a nascondersi e a sfuggire al destino atroce delle altre. Ma solo per un giorno, perché la notte dopo, pentita di aver avuto paura, si consegnò ai barbari e fu uccisa.

Negli anni, la devozione a Sant’Orsola crebbe, e a Colonia trovarono reliquie con un’iscrizione in cui un uomo, Clematius, diceva di aver realizzato un oratorio nel posto in cui le vergini erano morte per non rinnegare la loro fede.

Le ossa trovate furono considerate di martiri cristiani, e tra i nomi c’erano Cordula, Cunera, Pinnosa, Cunegonda, Odialia e Orsola. Sant’Orsola è ricordata come patrona delle maestre e degli insegnanti. In omaggio a questa santa nacque l’Ordine delle Orsoline, dedito a istruire giovani ragazze.

Published by
Anna Di Donato