L’incredibile racconto di un sacerdote che si è visto strappare l’ostensorio dalle mani durante una processione eucaristica in una riserva indiana. Cosa è successo
Padre Chris Alar è un sacerdote che fa parte dei Padri Mariani dell’Immacolata Concezione. In un video che è ormai divenuto virale sul web, postato da Parousia Media, Alar ha raccontato un episodio particolarissimo occorso durante un suo viaggio in Canada. Il sacerdote era lì per eseguire una processione eucaristica, in una riserva indiana. Ma una volta in loco, è accaduto davvero l’impensabile.
Come rivela Padre Alar, aveva deciso di fare una visita agli indiani Cree e aveva percorso ogni strada della riserva, con un ostensorio con l’Eucaristia. All’epoca aveva benedetto 1200 abitazioni.
«Sono andato in Canada, dagli indiani Cree. Nessun giovane credeva più nella loro fede. Gli unici rimasti erano le donne anziane e i loro nipoti, nemmeno quelli di mezza età», spiega il sacerdote. Ma quando arriva a un certo punto del suo tragitto, con in mano l’ostensorio, accade che il capo della riserva indiana inizia a dargli contro, gridando.
Tenta di afferrare l’ostensorio ma urla dal dolore: la sua mano si ustiona
Il capo tribù inizia a intimare al sacerdote di togliere l’ostensorio, ma il sacerdote non intende fare nessun passo indietro.

«Prendo l’ostensorio, indosso il cappotto e decido di attraversare la riserva indiana. Percorrerò tutte le strade e benedirò le case. Ci sono circa 1.200 persone che vivono in questa riserva. Così salgo e cammino davanti a tutti, tenendo in mano l’Eucaristia. E questo primo indiano, il capobanda, urla: ‘Togliete quella cosa vuota da qui!», spiega ancora il sacerdote.
Inizialmente Padre Alar non fa caso a quanto sta accadendo, e prosegue nel suo cammino. Quello, però, continua a gridare di togliere l’Eucaristia. «Continuo a camminare molto lentamente. Ho tutte le donne e i bambini dietro di me. Poi scende e dice: ‘Te l’avevo detto, porta via quella cosa da qui!’ E mi viene addosso. Io gli rispondo: Non lo lascerò andare. Non lo lascerò andare».
A quel punto, il capobanda tenta di strappargli l’ostensorio dalle mani. «Allunga la mano per afferrarlo, e mentre lo fa, la sua mano viene letteralmente scagliata via. E urla. Gli ha bruciato completamente la mano, su tutto il palmo. Era in ginocchio e guardava in alto, e si poteva leggere nella sua mente. Guardò quell’ostensorio e, vi garantisco, le parole che gli passavano per la testa erano: ‘Cosa è appena successo?’».
Dopo quanto occorso, Alar ha raccontato che donne e bambini che erano dietro di lui, cominciarono ad adorare il Santissimo. Secondo Padre Alar il miracolo sarebbe accaduto perché «il dubbio stava ricominciando a insinuarsi: le domande, l’incredulità. Ecco perché a volte Dio permette i miracoli eucaristici, come quello in Messico o quello di Buenos Aires: perché dubitiamo. Dubitiamo».
Per il sacerdote non si dovrebbe necessitare di un miracolo per avere fede, perché bisognerebbe credere che il prodigio accada tutti i giorni nella Santa Messa, sull’altare, divenendo Corpo e Sangue di Cristo.