Una cerimonia che, come era nello stile di Papa Francesco, era stata semplificata e, al tempo stesso, anche un po’ messa in sordina. Ma con Leone XIV riprenderà nuovamente.
Il 29 giugno, in occasione della festa liturgica dei Santi patroni di Roma, Pietro e Paolo, a nuovi vescovi metropoliti verrà imposto il pallio nella tradizionale cerimonia di consegna. Un momento particolare ricco di significato.
La cerimonia tornerà ad essere come lo era sino al pontificato di Benedetto XVI. Vediamo insieme quali saranno le novità e perché era stata “ridimensionata”.
Papa Leone ripristina una cerimonia particolare
La cerimonia della consegna del pallio non è solo per il nuovo Papa, ma anche per quelli che sono i nuovi vescovi metropoliti che iniziano il loro ministero. Non è che, nel 12 anni di Pontificato di Francesco questa cerimonia non c’è stata o, dall’altro lato, non ci sono state nomine di vescovi, anzi. Ma come era nello stile di Bergoglio, tutto era stato semplificato e reso più sobrio.
Papa Leone XIV invece, ha deciso di ristabilire la cerimonia, sempre però, in comunione di intenti con quelli del suo predecessore. Il prossimo 29 giugno, infatti, festa dei SS. Pietro e Paolo, il Papa non si limiterà a benedire l’insegna liturgica dei nuovi metropoliti, ma la imporrà loro personalmente. Così era stato almeno fino al 2014.
La nota del Vaticano è stata chiara: “Domenica 29 giugno 2025, solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, alle ore 9.30, nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre Leone XIV presiederà la Celebrazione Eucaristica, benedirà i Palli e li imporrà ai nuovi Arcivescovi Metropoliti” – scrive. Torna, quindi, nuovamente la prassi in vigore fino (come dicevamo) al 2014, quando era il Papa a imporre il pallio direttamente ai nuovi vescovi.
Cosa accadrà il 29 giugno
A partire dal 2015 e fino allo scorso anno, su volere di Papa Francesco, l’imposizione del pallio da parte del Pontefice, era stata messa da parte, lasciando al Pontefice stesso il compito di benedirli si, ma con un’imposizione che avveniva in un secondo momento, nella diocesi stessa, ad opera dei Nunzi Apostolici.

Il nuovo Papa Leone ha voluto, invece, che questa cerimonia tornasse ad essere pubblica di nuovo, come gesto solenne e visibile nella Chiesa.
La domanda più comune è: ma cos’è il pallio? Si tratta di una striscia di lana che ricade sulle spalle del nuovo Vescovo (come anche del Papa) e sta a simboleggiare l’unione che il nuovo vescovo ha con il suo pastore, il Papa, ma è anche segno di sollecitudine pastorale verso il popolo della diocesi che gli è stato affidato.