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Un inno dedicato a Gesù Bambino: oggi è la festa di Sant’Alfonso Maria de Liguori

Oggi ricorre la solennità liturgica di uno dei Santi più venerati, specialmente nelle zone del Sud Italia: stiamo parlando di Sant’Alfonso Maria de Liguori.

Un nome che, subito, ci fa venire in mente uno dei canti popolari più belli e più conosciuti della tradizione cristiana natalizia, “Tu scendi dalle stelle”. Ciò che ci domandiamo è: cos’ha ispirato questo Santo a comporre questa melodia?

Convertire, educare ma, allo stesso tempo, anche lodare Dio in ogni suo aspetto e forma. Cerchiamo di capire meglio insieme la storia di questo santo.

Sant’Alfonso Maria De Liguori: una fede nata per caso

Oggi, 1 agosto, la Chiesa venera e celebra Sant’Alfonso Maria de Liguori. Un Santo che il Sud Italia venera e che ricorda con gioia e devozione (specie in Campania, regione di nascita del Santo stesso), ma dall’altro lato anche per quel che riguarda una delle sue più importanti e celebri composizioni, il canto “Tu scendi dalle stelle”.

Prima di parlare di questo, però, è necessario capire un attimo chi fosse questo Santo uomo di Dio e come abbia fatto, piano piano, ad accrescere la sua fama di santità. Sant’Alfonso è nato a Marianella, in provincia di Napoli nel 1696 e, oltre ad essere stato un sacerdote, è stato anche il fondatore della Congregazione dei Redentoristi, dei quali ha fatto parte anche un altro grande santo del Sud Italia: San Gerardo Maiella.

Alfonso era stato avviato alla carriera di avvocato, tanto da essere, anche, nominato giudice del “Regio portulano” di Napoli. Allo stesso tempo, però, frequentava anche la Confraternita dei dottori presso la chiesa dei Girolamini dei filippini e si assunse il compito di visitare i malati del più grande ospedale di Napoli. Cosa lo portò a consacrarsi a Dio? Una dura sconfitta in campo professionale.

Una scelta forte, saggia, in controtendenza con il suo tempo: suo padre e i suoi parenti vi si opposero, ma lui era deciso. Qualcosa si era smosso nel suo cuore e quella voce diventava, ogni giorno, sempre più insistente. Fu ordinato sacerdote il 17 dicembre 1726: con il suo esser diventato ministro di Dio, chiamava a raccolta i fedeli più umili a cui spiegava il Vangelo con modi semplici davanti alla chiesa di Santa Teresa degli Scalzi a Napoli.

La sua “chiamata” e il canto “Tu scendi dalle stelle”

Nel 1732, all’età di 36 anni, lasciò definitivamente Napoli ritirandosi nuovamente a Scala, in provincia di Salerno, e qui vi fondò la congregazione del Santissimo Redentore (i Padri Redentoristi). Durante la terribile carestia che colpì, nel gennaio 1764 il Regno di Napoli, Alfonso riuscì a limitare le sofferenze della popolazione del suo territorio. Assieme ai sacerdoti della città e della diocesi, aprì mutui e fece calmierare il prezzo del pane arrivato alle stelle, rilanciando così l’economia bloccata per quasi due anni.

La sua devozione al Bambino Gesù – www.medjugorje.it

Ma, lo abbiamo detto sin dall’inizio, il suo amore per Maria e in particolare per il Bambino Gesù sono stati al centro di uno dei momenti più belli e prolifici della sua vita: la composizione del canto “Tu scendi dalle Stelle”. Il testo fu pubblicato per la prima volta a Napoli nel 1755. Per comporlo, Sant’Alfonso trasse ispirazione dalla grotta situata sotto le strutture del convento della Consolazione, in provincia di Foggia.

Inoltre prese spunto da un altro canto natalizio, scritto da lui stesso in lingua napoletana negli anni precedenti e di cui modificò le parole e in parte la melodia: “Quanno nascette Ninno”. Un vero e proprio canto di lode al piccolo Gesù nato in una grotta.

Questo canto, insieme alle sue opere di teologia morale, sono state riconosciute dalla Chiesa e Papa Pio XII lo ha dichiarato patrono dei confessori e moralisti nel 1950.

Published by
Rosalia Gigliano