La malattia è un momento di crisi che può colpire non solo il paziente, ma anche l’intero contesto familiare e sociale.
La diagnosi di una malattia grave spesso comporta la necessità di interrompere le attività lavorative, cercare assistenza e, in alcuni casi, spostarsi lontano da casa per ricevere cure adeguate. In questo scenario, la migrazione sanitaria sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante.
Negli ultimi tre anni, circa un milione di persone provenienti dal Sud Italia e dalle isole hanno dovuto trasferirsi per accedere a trattamenti medici, principalmente nelle regioni della Lombardia e del Lazio. Secondo un sondaggio di Emg Different per CasAmica odv, il 51% degli intervistati ha citato la qualità dell’offerta sanitaria come motivazione principale per il trasferimento, mentre il 39% ha evidenziato la preparazione dei medici. Inoltre, il 32% ha dovuto affrontare l’impossibilità di ricevere cure adeguate nella propria regione.
Questi dati evidenziano un fenomeno in crescita: nel 2023, le richieste di supporto a CasAmica hanno registrato un aumento del 25%. Fondata nel 1986 da Lucia Cagnacci Vedani, CasAmica odv ha risposto a un bisogno urgente: fornire alloggio e supporto ai malati e alle loro famiglie lontane da casa per motivi di salute. La visione di Lucia si è rivelata profetica, poiché la malattia non colpisce solo l’individuo, ma coinvolge anche il nucleo familiare e il contesto sociale. Affrontare la malattia in tutte le sue sfaccettature, considerando gli aspetti psicologici, relazionali ed economici, è una sfida che CasAmica affronta da quasi quarant’anni.
La nascita di CasAmica
La storia di CasAmica ha inizio in modo semplice ma profondo. Lucia, mentre accompagnava i bambini a scuola a Milano, notò un uomo affaticato che trascinava una valigia pesante dopo aver trascorso la notte su una panchina. Questa scena la colpì profondamente e la portò a riflettere sull’isolamento e sulla solitudine di chi affronta la malattia in un contesto estraneo. Così, con il supporto della sua famiglia e dei volontari, Lucia decise di aprire un luogo di accoglienza. Oggi, CasAmica offre molto più di un semplice letto: è un rifugio dove le persone possono trovare supporto, amicizia e una comunità di chi condivide esperienze simili.
Un’accoglienza a misura di famiglia
A Milano, CasAmica accoglie circa quattromila persone all’anno in quattro case. Nel 2016, sono state inaugurate altre due strutture a Lecco e Roma, ampliando l’offerta da 100 a oltre 150 posti letto. Le case di CasAmica sono situate in prossimità di importanti centri ospedalieri, come l’Istituto Nazionale dei Tumori e l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, oltre all’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco e La Nostra Famiglia di Bosisio Parini.
Marinella Vedani, figlia di Lucia e consigliera dell’associazione, sottolinea che la malattia porta con sé un pesante disagio economico, costringendo un genitore o un coniuge a lasciare il lavoro per prendersi cura del proprio familiare. È quindi fondamentale disporre di strutture che possano offrire accoglienza a costi contenuti o gratuitamente. CasAmica ha compreso nel tempo che il supporto dei volontari è essenziale. Attualmente, circa 120 volontari operano nelle sei case, contribuendo in vari modi e offrendo compagnia e supporto a chi si trova in un momento difficile.

L’importanza della socializzazione
La socializzazione e la condivisione sono elementi chiave per il benessere degli ospiti. CasAmica offre attività di intrattenimento e sostegno, come:
- Corsi di acquerello
- Pet therapy
- Musicoterapia
- Laboratori creativi
Tuttavia, la migrazione sanitaria e le sue implicazioni rimangono un tema poco conosciuto. Nonostante la crescente domanda, la malattia spesso si gestisce all’interno delle famiglie, lontano dai riflettori. Marinella sottolinea che il dialogo con le istituzioni è cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica e piantare “piccoli semi” di consapevolezza. Le testimonianze degli ospiti di CasAmica evidenziano l’importanza di non sentirsi soli in un momento drammatico. Ogni ospite lascia un pensiero, creando ricordi che rimangono nel tempo. La condivisione di esperienze simili permette di costruire relazioni profonde e durature, che vanno oltre il semplice supporto materiale.
In un contesto di sofferenza, CasAmica rappresenta un’oasi di pace e solidarietà. La missione dell’associazione non si limita a fornire un alloggio, ma si estende a creare un ambiente dove gli ospiti possano sentirsi accolti e compresi, trovando conforto nel legame con gli altri. La malattia può essere uno spartiacque, ma grazie a realtà come CasAmica, è possibile affrontare insieme il percorso verso la guarigione.