Uscire dall’Oms: tra sprechi, interessi personali e allarmanti spot sulla pedofilia

“Sprechi, interessi e persino spot sulla pedofilia: per Claudio Borghi della Lega, l’Italia deve uscire dalla Oms. “Sprechi, interessi e persino spot sulla pedofilia: per Claudio Borghi della Lega, l’Italia deve uscire dalla Oms.
Il senatore Claudio Borghi
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“Sprechi, interessi e persino spot sulla pedofilia: per Claudio Borghi della Lega, l’Italia deve uscire dalla Oms.

La proposta di uscire dall’Oms, avanzata da esponenti politici come il senatore Claudio Borghi della Lega, è diventata un tema caldo, alimentato da accuse di sprechi, conflitti di interesse e politiche controverse. Questo articolo esplorerà le ragioni che spingono alcune forze politiche a chiedere una revisione della nostra adesione a questa istituzione, cercando di approfondire i vari aspetti legati a questa discussione.

La sfida della sovranità nazionale e sprechi

Durante un convegno, ha evidenziato insufficienze e contraddizioni dall’organizzazione, chiedendo una revisione delle politiche sanitarie e un dibattito sulla sovranità nazionale.” Negli ultimi anni, il dibattito sulla gestione della salute pubblica a livello globale ha sollevato questioni cruciali sull’efficacia e sull’influenza delle organizzazioni internazionali, in particolare dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

Uno dei principali argomenti sostenuti da Borghi è la questione della sovranità nazionale. Secondo lui, l’Italia ha ceduto troppo potere a organismi sovranazionali come l’Oms, che influenzano le politiche sanitarie senza un adeguato mandato democratico. Questo trasferimento di potere è percepito come un deficit di democrazia, in cui le decisioni cruciali sul benessere dei cittadini non vengono più prese dai rappresentanti eletti, ma da entità che operano lontano dalla responsabilità politica diretta. Questa percezione ha alimentato il crescente scetticismo nei confronti delle istituzioni internazionali.

Borghi ha evidenziato l’inefficienza dell’Oms, descrivendo come, nonostante un bilancio annuale che supera i 3 miliardi di dollari, l’organizzazione non riesca a fornire risultati tangibili. Alcuni punti salienti includono:

  1. Costi elevati per la fornitura di medicinali e materiali sanitari in Africa.
  2. Il costo dei biglietti aerei e delle spese di rappresentanza supera il valore delle medicine inviate.
  3. L’Italia contribuisce annualmente con circa 100 milioni di euro al bilancio dell’Oms, una spesa considerata ingiustificata da molti.

Un altro aspetto critico sollevato da Borghi riguarda il finanziamento dell’Oms da parte di enti privati, in particolare da figure influenti come Bill Gates. Questo legame crea dubbi sulla neutralità delle raccomandazioni fornite dall’organizzazione, in quanto potrebbero essere influenzate da interessi commerciali legati a trattamenti e vaccini. Borghi ha sostenuto che le linee guida dell’Oms non sempre rispondono alle esigenze dei cittadini, ma piuttosto a quelle dei suoi finanziatori.

Costi elevati per la fornitura di medicinali e materiali sanitari in Africa
Sprechi economici ingiustificati sull’invio dei medicinali in Africa

Politiche controverse e propaganda

Uno degli aspetti più controversi della posizione dell’Oms riguarda la promozione dell’educazione sessuale precoce. Durante un convegno in Senato, Borghi ha citato un documento del 2020 del Ministero della Salute, in cui l’Oms viene accusata di promuovere politiche che si avvicinano alla legalizzazione della pedofilia. Questa affermazione, sebbene provocatoria, riflette una preoccupazione diffusa tra alcuni gruppi politici e sociali riguardo all’influenza dell’Oms sulle politiche educative e sanitarie.

La gestione della pandemia da parte dell’Oms ha sollevato critiche da più parti, con molti che accusano l’agenzia di essere stata lenta nel rispondere alla crisi sanitaria e di aver fornito indicazioni contraddittorie. Borghi ha sottolineato che l’agenzia non ha dimostrato di essere all’altezza della sua missione, alimentando la narrativa di una Oms inefficace.

Se mai l’Italia dovesse realmente decidere di uscire dall’Oms, il processo non sarà semplice. Infatti, come spiegato da Borghi, l’uscita richiederebbe l’approvazione di una legge parlamentare che abroghi il decreto legislativo che recepisce il regolamento dell’Oms. Questa operazione richiede tempo e un ampio consenso politico, il che rende la situazione ancora più complessa. Mentre alcuni sostengono che l’uscita dall’Oms sia necessaria per ripristinare la sovranità nazionale, altri avvertono che una tale decisione potrebbe isolare il paese in un contesto globale sempre più interconnesso.

 

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