Preghiere

Vangelo di oggi 11 giugno: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”

Il brano del Vangelo di oggi ci presenta l’invio degli apostoli da parte di Gesù come missionari nel mondo.

Egli li istruisce su cosa annunciare, come comportarsi e quali atteggiamenti interiori coltivare. Questo testo non è solo una narrazione storica, ma una consegna viva anche per noi oggi: ogni cristiano è inviato nel mondo per essere testimone del Regno di Dio. Il messaggio centrale è chiaro: annunciare con semplicità, servire con generosità, vivere confidando nella Provvidenza, portando pace a chi si incontra. Le parole di Cristo ci invitano a una vita essenziale, libera, fondata sull’amore ricevuto e donato.

Dal Vangelo secondo Matteo 10,7-13

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Commento al Vangelo del 11 giugno

La riflessione sul Vangelo di oggi

«Predicate, dicendo che il Regno dei cieli è vicino»: è questa la missione che Gesù affida ai suoi apostoli. Non si tratta solo di parole, ma di un annuncio che deve essere confermato dai segni concreti dell’amore di Dio: guarigione, purificazione, liberazione. Il Regno di Dio non è un’idea, ma una realtà che si manifesta nella vita delle persone attraverso la carità operosa e la potenza dello Spirito.

Il Signore chiede ai suoi discepoli di non preoccuparsi dei mezzi materiali: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Questo principio fondamentale del Vangelo ci ricorda che tutto ciò che possediamo, soprattutto la fede e la grazia, ci è stato donato senza merito. San Paolo scrive: «Che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto?» (1Cor 4,7). Siamo quindi tutti chiamati ad essere strumenti generosi, senza attaccarci a ciò che passa, confidando che «chi lavora ha diritto al suo nutrimento», cioè che Dio provvede ai suoi operai.

Gesù invita alla sobrietà: niente oro, né denaro, né doppie tuniche. È un invito alla libertà interiore. L’evangelizzatore è tale nella misura in cui si affida a Dio e non ai mezzi umani. La Provvidenza è reale e agisce: «Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33).

Infine, Gesù insegna il rispetto e la pace. Entrando in una casa, si porta il saluto della pace, segno della presenza di Dio. L’annuncio del Vangelo si fa con dolcezza, e se non viene accolto, non si risponde con rabbia ma si affida tutto a Dio. Il discepolo è portatore di pace (cf. Rm 12,18) e testimone dell’amore che perdona.

Spunti di riflessione personale

  1. Vivo con fiducia nella Provvidenza o mi appoggio solo sui miei mezzi?
  2. Riesco a donare con gratuità ciò che ho ricevuto spiritualmente?

Preghiera di oggi

Signore Gesù, che hai mandato gli apostoli a portare la Tua pace, rendimi anche me un testimone del Tuo Regno. Insegnami a vivere con cuore semplice, libero da ogni attaccamento alle cose terrene, generoso nel servizio. Donami di confidare nella Tua Provvidenza e di saper annunciare il Vangelo con amore, umiltà e coraggio. Amen.

Published by
Cristiano Sabatini