Vangelo di oggi 11 Settembre: “La forza che disarma l’odio”

Menu Medjugorje Dinamico
Vangelo di oggi 11 Settembre: "La forza che disarma l’odio" Vangelo di oggi 11 Settembre: "La forza che disarma l’odio"
Vangelo di oggi 11 Settembre: "La forza che disarma l’odio"
Canale WhatsApp Iscriviti subito!
Canale Telegram Iscriviti subito!

Nel brano del Vangelo di oggi troviamo alcune parole di Gesù tra le più rivoluzionarie di tutto il Nuovo testamento.

Non si tratta di semplici consigli morali, ma di una chiamata radicale a vivere secondo la logica di Dio. Amare i nemici, benedire chi maledice, pregare per chi fa del male: tutto questo sembra umanamente impossibile. Eppure qui si rivela la vera identità del discepolo, chiamato ad essere figlio dell’Altissimo, imitando la Sua misericordia. Questo insegnamento non annulla la giustizia, ma la porta a compimento, aprendo alla logica del dono, del perdono e della gratuità che rendono l’uomo libero e simile al Padre.

Dal Vangelo secondo Luca 6,27-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.

Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Vangelo di oggi 11 Settembre: "La forza che disarma l’odio"
Commento al Vangelo del 11 settembre

La riflessione sul Vangelo di oggi

«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici» (Lc 6,27). Gesù non parla ad una folla anonima, ma a discepoli che vogliono seguirlo. Questo è il cuore del Vangelo: un amore che supera ogni misura umana. San Paolo scrive: «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male» (Rm 12,21). L’amore cristiano non si limita a chi ci tratta bene, ma si estende anche a chi ci ferisce. È un amore che disarma l’odio e apre alla pace.

Il comando di offrire l’altra guancia o di donare anche la tunica non significa accettare passivamente l’ingiustizia, ma spezzare la spirale della violenza con la forza della carità. Gesù ci invita a uscire dalla logica del contraccambio: «E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro» (Lc 6,31). Questa regola d’oro, presente anche in altre tradizioni, trova qui il suo compimento nell’amore gratuito.

Gesù mostra poi la differenza tra l’amore umano e quello divino: «Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta?» (Lc 6,32). Il cristiano non è chiamato a fare solo ciò che fanno tutti, ma a lasciarsi trasformare dalla grazia. «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). Questo è il vertice dell’insegnamento: imitare Dio stesso. Nel cuore di questo amore sta la misericordia, che non è debolezza, ma la forza dell’amore che perdona e ricrea. Come insegna la Scrittura: «Il Signore è misericordioso e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore» (Sal 103,8).

Le ultime parole del brano richiamano la misura con cui viviamo: «Date e vi sarà dato» (Lc 6,38). La generosità non impoverisce, ma arricchisce. È la logica del Regno, in cui chi dona senza calcoli sperimenta la sovrabbondanza della grazia. Questo ci interpella: il modo in cui trattiamo gli altri influisce sul nostro stesso rapporto con Dio.

Spunti di riflessione personale

  1. Riesco a pregare per chi mi ha ferito o continuo a custodire rancore nel cuore?
  2. Vivo i miei gesti quotidiani con la logica del dono, oppure con l’attesa di ricevere qualcosa in cambio?

Preghiera di oggi

Padre misericordioso, che ci hai insegnato ad amare anche i nemici, donami un cuore libero dal rancore e capace di perdonare. Fa’ che non risponda al male con il male, ma con il bene che viene da Te. Insegnami la gratuità dell’amore e la gioia del dono, perché la mia vita diventi riflesso della Tua misericordia infinita. Amen.