Vangelo di oggi 13 Settembre: “resistere alle tempeste della vita”

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Vangelo di oggi 13 Settembre: "resistere alle tempeste della vita"
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Il brano del Vangelo di oggi ci invita a verificare la qualità della nostra vita spirituale: quale tesoro custodiamo nel cuore?

Il testo ci offre parole che mettono in luce la coerenza tra ciò che si è interiormente e ciò che si manifesta esteriormente. Gesù paragona l’uomo albero che si riconosce dai frutti e alla casa fondata sulla roccia. Non basta dire “Signore, Signore”, è necessario tradurre la fede in opere concrete. La vera sequela non è fatta di parole, ma di scelte solide, radicate nell’amore di Dio. Su quale fondamento stiamo edificando la nostra esistenza?

Dal Vangelo secondo Luca 6,39-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».

Vangelo di oggi 13 Settembre: "resistere alle tempeste della vita"
Commento al Vangelo del 13 settembre

La riflessione sul Vangelo di oggi

Gesù ci insegna che «ogni albero si riconosce dal suo frutto» (Lc 6,44). Il cuore è la radice, i frutti sono le azioni. Non ci si può nascondere dietro apparenze o dichiarazioni esteriori: la vita manifesta ciò che abita nel cuore. Come ricorda il libro dei Proverbi: «Con ogni cura vigila sul tuo cuore, perché da esso sgorga la vita» (Pr 4,23). L’uomo buono trae dal tesoro del suo cuore il bene, mentre chi custodisce il male non può che diffonderlo. Il Vangelo ci invita a custodire un cuore puro, colmato della Parola di Dio.

Gesù denuncia la tentazione dell’ipocrisia: «Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?» (Lc 6,46). Non basta proclamare la fede a parole, occorre viverla nella concretezza. San Giacomo afferma con forza: «Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non soltanto ascoltatori» (Gc 1,22). La fede che non si traduce in gesti di amore resta sterile.

La parabola delle due case mette in risalto la differenza tra chi ascolta e mette in pratica e chi ascolta senza agire. L’uomo saggio scava in profondità e costruisce sulla roccia: simbolo di Cristo stesso, la pietra viva (cf. 1Pt 2,4). La casa fondata sulla roccia resiste alle tempeste, segno delle prove della vita. Chi invece costruisce sulla sabbia, cioè senza radicarsi in Cristo, crolla al primo urto. È un invito alla perseveranza: non esiste una fede superficiale che resista alle difficoltà.

Il messaggio è chiaro: solo una vita fondata sulla Parola e sull’obbedienza a Dio regge agli urti della storia. La stabilità del cristiano non dipende dalle proprie forze, ma dal radicamento nella grazia.

Spunti di riflessione personale

  1. Quali frutti produce la mia vita quotidiana? Le mie parole e le mie azioni rivelano un cuore abitato da Dio o da me stesso?
  2. Su quale fondamento sto costruendo la mia esistenza: sulla roccia della fede vissuta, o su sabbie mobili fatte di abitudini superficiali?

Preghiera di oggi

Signore Gesù, roccia della mia vita, rendi puro il mio cuore perché possa portare frutti di bontà e di verità. Liberami dall’ipocrisia delle sole parole e rendimi capace di vivere la Tua Parola con coerenza. Fa’ che la mia vita sia una casa fondata su di Te, stabile nelle prove e aperta all’amore verso i fratelli. Amen.