Vangelo di oggi 14 novembre: "Il coraggio di non voltarsi indietro"
Il brano del Vangelo di oggi ci invita a vigilare sul senso della nostra vita ed a non lasciarsi assopire dalla routine quotidiana.
Gesù paragona i tempi del Figlio dell’uomo ai giorni di Noè e di Lot: momenti in cui l’umanità, distratta dalle sue occupazioni, non si accorgeva del giudizio di Dio che stava per compiersi. Il messaggio è chiaro: la venuta del Signore sarà improvvisa e definitiva. Chi vive ancorato ai propri beni ed alle proprie sicurezze, rischia di perdersi; chi invece è pronto a perdere tutto per Cristo, troverà la vita vera. È un invito alla conversione, alla vigilanza ed alla fiducia.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti. Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro.
Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata». Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».
Gesù pronuncia parole che scuotono la coscienza: «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo». Non è un discorso di paura, ma un richiamo alla realtà. Mentre gli uomini vivevano distratti — “mangiavano, bevevano, prendevano moglie” — il diluvio arrivò e li colse impreparati. Allo stesso modo, nei giorni di Lot, la popolazione di Sodoma conduceva una vita apparentemente normale, ma completamente indifferente alla volontà di Dio. Il pericolo non è tanto nelle azioni in sé, quanto nell’indifferenza spirituale, nella mancanza di discernimento che fa dimenticare l’eternità.
«Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà»: la seconda venuta di Cristo sarà improvvisa come il lampo che squarcia il cielo. La Parola di Dio ci invita a vivere ogni giorno come fosse l’ultimo, non con ansia, ma con sapienza del cuore. Come insegna il Salmo: «Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore» (Sal 90,12).
Gesù aggiunge un ammonimento severo: «Ricordatevi della moglie di Lot». Guardare indietro significa rimpiangere ciò che si lascia, come la moglie di Lot che, voltandosi verso Sodoma, fu trasformata in una statua di sale (Gen 19,26). Il discepolo di Cristo è chiamato a guardare avanti, verso il Regno. Chi si aggrappa ai propri beni, al successo, alla sicurezza umana, perde la libertà dello spirito. «Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva»: è il cuore del Vangelo, la logica paradossale dell’amore che si dona fino alla fine (cf. Mt 16,25).
L’immagine finale — «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno anche gli avvoltoi» — allude al giudizio di Dio: là dove c’è la corruzione del peccato, la vita muore. Ma dove Cristo è accolto, anche la morte diventa porta di risurrezione. Il Signore ci chiama a vivere con cuore desto, pronti a riconoscere la sua venuta nelle situazioni più ordinarie della vita. Come afferma San Paolo, «il giorno del Signore verrà come un ladro di notte» (1Ts 5,2): ma chi vive nella luce, non sarà colto di sorpresa.
Signore Gesù, Tu che verrai come luce improvvisa, donami un cuore vigilante e libero da ogni attaccamento vano. Non permettere che mi perda tra le cose di questo mondo, ma fa’ che viva ogni giorno nella Tua grazia, pronto ad accoglierti quando Ti manifesterai nella gloria. Rendimi fedele nell’attesa, perseverante nella fede, gioioso nel servizio del Regno che già cresce in me. Amen.