Vangelo di oggi 19 giugno: “non sprecate parole come i pagani”

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Vangelo di oggi 19 giugno: "non sprecate parole come i pagani"
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Nel brano del Vangelo di oggi Gesù ci dona il Padre Nostro. Questa preghiera, semplice ma profondissima, è il cuore della vita cristiana..

Non si tratta di parole vuote, ma di un dialogo sincero con il Padre che ci ama e conosce i nostri bisogni ancor prima che li esprimiamo. Gesù ci invita a non pregare come i pagani, che credono che la quantità di parole possa convincere Dio, ma a rivolgerci a Lui con fiducia filiale. Ogni frase di questa preghiera racchiude una verità fondamentale per vivere secondo la volontà divina.

Dal Vangelo secondo Matteo 6,1-6.16-18

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Vangelo di oggi 19 giugno: "non sprecate parole come i pagani"
Commento al Vangelo del 19 Giugno

La riflessione sul Vangelo di oggi

«Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno» (Mt 6,8): queste parole esprimono la fiducia che il cristiano è chiamato ad avere in Dio. Pregare non è informare Dio, ma aprire il cuore al suo amore. Il Padre Nostro non è solo una formula, ma una scuola di vita spirituale. Inizia con la lode: «sia santificato il tuo nome», che ci insegna a mettere Dio al centro. Poi l’invocazione del Regno e della volontà di Dio, che ci invita a vivere la nostra esistenza come risposta alla sua chiamata.

«Dacci oggi il nostro pane quotidiano» ci ricorda che tutto ciò che abbiamo è dono. Il pane non è solo il nutrimento materiale, ma anche l’Eucaristia, che è nutrimento dell’anima. E subito dopo, Gesù unisce il perdono di Dio al perdono che siamo chiamati a dare: «rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo». È una delle richieste più impegnative, ma anche più liberanti. San Paolo ci ricorda: «Siate benevoli gli uni verso gli altri… perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo» (Ef 4,32).

Infine, la supplica di non essere abbandonati alla tentazione e di essere liberati dal male sottolinea la consapevolezza della nostra fragilità e la necessità di vivere nella grazia. La Chiesa ci insegna che il perdono ricevuto va donato, perché nel cuore riconciliato si manifesta il volto di Dio misericordioso.

Spunti di riflessione personale

  1. Riesco a vivere il Padre Nostro come una preghiera del cuore o lo recito distrattamente?
  2. Sono capace di perdonare chi mi ha ferito, come Dio perdona me?

Preghiera di oggi

O Padre Santo e Misericordioso, insegnami a pregare con il cuore semplice del figlio che si affida. Donami la grazia del perdono e fa’ che, liberato dal male, possa sempre compiere la Tua volontà. Amen.