Preghiere

Vangelo di oggi 21 novembre: “La casa di Dio e il tempio del cuore”

Il brano del Vangelo di oggi ci racconta dell’ingresso di Gesù nel tempio e della sua decisa purificazione.

Il tempio, luogo della presenza di Dio, era diventato un ambiente dove il commercio e gli interessi umani soffocavano la preghiera. Gesù interviene non per rabbia impulsiva, ma per zelo: desidera che la casa del Padre torni ad essere spazio di incontro, silenzio e lode. È un gesto forte, che suscita reazioni contrastanti: il popolo lo ascolta affascinato, mentre i capi religiosi lo percepiscono come una minaccia. Anche noi siamo invitati a lasciarci purificare da Lui.

Dal Vangelo secondo Luca 19,1-10

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Commento al Vangelo del 21 novembre

La riflessione sul Vangelo di oggi

La scena del Vangelo mostra Gesù che, giunto nel tempio, scaccia i mercanti e denuncia la trasformazione del luogo santo in un “covo di ladri”. Il riferimento è doppio: Isaia 56,7 («La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli») e Geremia 7,11, dove il profeta rimprovera il popolo perché si rifugia nel tempio senza convertirsi, rendendolo un nascondiglio per ingiustizie. Gesù unisce queste due voci profetiche: richiama la vocazione universale e spirituale del tempio, e allo stesso tempo denuncia l’ipocrisia religiosa.

Questo gesto non riguarda solo l’ordine esteriore, ma rivela la missione profonda di Cristo: purificare il culto, restituire autenticità alla relazione con Dio e rendere la vita dell’uomo luogo di incontro con Lui. Egli non sopporta che il sacro venga manipolato o svuotato, perché il tempio è segno della presenza divina nel mondo. I commerci non erano semplicemente attività economiche, ma un sistema religioso distorto, dove l’offerta a Dio rischiava di diventare business, e dove la fede veniva piegata agli interessi di pochi.

Il gesto di Gesù è un atto di coraggio e di verità. Non è violenza, ma autorità profetica. Egli non sopporta che la casa del Padre sia profanata, perché il tempio è luogo di preghiera, di comunione, di apertura al Padre. E come insegnerà la tradizione cristiana, il vero tempio sarà ormai la Sua persona (cfr. Gv 2,21), e in Lui ogni credente diventa tempio dello Spirito Santo (cfr. 1Cor 6,19). La purificazione del tempio anticipa dunque la purificazione del cuore, che è il nuovo spazio sacro dove Dio desidera abitare.

La reazione delle autorità religiose è immediata: “cercavano di farlo morire”. Non gli contestano l’insegnamento, ma la sua libertà e la sua autorità. Gesù mette in discussione un sistema religioso che garantiva privilegi, equilibri e potere. È interessante notare che, mentre le élites lo rifiutano, “tutto il popolo pendeva dalle sue labbra”: c’è una parola nuova, che tocca il cuore e libera dall’oppressione.

La contrapposizione tra l’ascolto del popolo e l’ostilità dei capi rivela la dinamica che porterà alla Passione. Gesù viene rifiutato non perché faccia il male, ma perché manifesta la verità e richiama alla conversione. È il dramma di ogni tempo: quando Dio entra davvero nella storia, svela il cuore e chiede cambiamento.

Anche oggi il Signore desidera purificare il tempio interiore: rimuovere ciò che soffoca la preghiera, liberare la fede da abitudini vuote, farci riscoprire l’essenziale. Egli non vuole distruggere, ma restituire autenticità, perché il cuore dell’uomo diventi davvero dimora della sua presenza.

Spunti di riflessione personale

  1. Quali “commercî interiori” rendono il mio cuore meno libero per Dio e per gli altri?
  2. Lascio che Gesù eserciti la sua autorità anche nelle zone della mia vita che vorrei tenere sotto controllo?

Preghiera di oggi

Signore Gesù, vieni a purificare il mio cuore come hai purificato il tempio. Allontana ciò che ingombra, ciò che soffoca la preghiera e ciò che distorce la mia relazione con Te. Rendimi capace di ascoltare la Tua Parola con la stessa apertura del popolo che Ti cercava. Fa’ di me una casa di preghiera, un luogo dove la Tua presenza possa abitare. Amen.

Published by
Cristiano Sabatini