Preghiere

Vangelo di oggi 23 Settembre: “Ascolta e vivi la Parola”

Il brano del Vangelo di oggi ci presenta un episodio che ad una lettura superficiale potrebbe sembrare spiazzante.

Gesù, informato della presenza di sua madre e dei suoi parenti, sembra quasi distaccarsene. In realtà, non c’è disprezzo o rifiuto, ma l’intento di allargare la prospettiva. Gesù apre il concetto di famiglia, superando i legami di sangue per indicare una comunione più profonda: quella che nasce dall’ascolto e dalla pratica della Parola di Dio. Maria stessa è la prima ad appartenere a questa nuova famiglia, perché ha accolto la Parola con fede totale: «Ecco la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola» (Lc 1,38).

Dal Vangelo secondo Luca 8,19-21

In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Commento al Vangelo del 23 settembre

La riflessione sul Vangelo di oggi

Gesù afferma: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica» (Lc 8,21). Questa frase non è una svalutazione dei legami familiari, ma un insegnamento decisivo per la vita cristiana. Il vero vincolo che ci unisce a Lui è la fede, vissuta nell’obbedienza alla Parola.

La Sacra Scrittura insiste spesso sull’ascolto. «Ascolta, Israele» (Dt 6,4): il cuore della fede biblica è l’ascolto di Dio, che si traduce in fedeltà ed azione. Gesù riprende questo principio e lo porta a totale compimento. Non basta un ascolto superficiale o emotivo: occorre tradurre la Parola in gesti concreti di amore, perdono, misericordia. Come ricorda Giacomo: «Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi» (Gc 1,22).

Maria è il modello perfetto di questa beatitudine. Ella non solo ha dato alla luce il Figlio di Dio secondo la carne, ma lo ha accolto nel cuore con fede. Sant’Agostino scrive: «Maria è più beata per aver accolto la fede di Cristo che per aver concepito la carne di Cristo» (De sancta virginitate, 3). Questo mostra che i legami spirituali superano quelli naturali: diventiamo “famiglia di Gesù” quando ci lasciamo trasformare dalla Parola.

Il Concilio Vaticano II insegna che la Chiesa è la comunità di coloro che «ascoltano la Parola di Dio con devozione e la proclamano con coraggio» (Dei Verbum, 1). Questo significa che ogni cristiano è chiamato a vivere come fratello o sorella di Cristo, condividendo la missione del Vangelo.

La frase di Gesù è anche un invito alla responsabilità: l’ascolto autentico comporta la testimonianza. Non si tratta di una fede privata, chiusa nel cuore, ma di un cammino che genera comunione e trasforma le relazioni. La vera famiglia di Cristo è la comunità dei credenti che vivono nella carità e nella fedeltà alla sua Parola.

Spunti di riflessione personale

  1. Metto davvero al centro della mia vita l’ascolto della Parola di Dio, lasciandomi guidare nelle scelte quotidiane?
  2. Vivo la Chiesa come famiglia di fratelli e sorelle uniti in Cristo, oppure resto ripiegato su una fede individualista?

Preghiera di oggi

Signore Gesù, rendimi parte della Tua famiglia vera, quella che nasce dall’ascolto e dall’obbedienza alla Parola. Donami un cuore docile come quello di Maria, capace di custodire e meditare ciò che Tu dici. Fa’ che la mia vita diventi testimonianza concreta del Vangelo, così che altri possano riconoscere in me la luce della Tua presenza. Amen.

Published by
Cristiano Sabatini