Vangelo di oggi 24 Settembre: “Non prendete nulla per il viaggio"
Il brano del Vangelo di oggi ci ricorda che la missione della Chiesa si fonda sulla potenza di Cristo che opera attraverso la povertà e la fiducia.
Il Vangelo ci mostra Gesù che invia i Dodici in missione. Li dota di forza e potere, ma non permette loro di confidare nei mezzi materiali: niente sacca, pane o denaro. Solo la Sua Parola e la grazia ricevuta sono sufficienti. L’annuncio del Regno di Dio si accompagna a gesti concreti di guarigione e liberazione, perché il Vangelo non è teoria astratta ma vita nuova che tocca corpo e anima. Questa pagina .
In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Gesù conferisce ai Dodici «forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie» (Lc 9,1). È Lui la fonte di ogni autorità: i discepoli non agiscono per merito proprio, ma come strumenti della grazia. Questa missione si realizza in due dimensioni inseparabili: annunciare il Regno di Dio e guarire gli infermi. La Parola e i segni vanno insieme, perché il Vangelo tocca la totalità dell’uomo, corpo e spirito.
Le istruzioni di Gesù sono radicali: «Non prendete nulla per il viaggio» (Lc 9,3). Questo non significa disprezzo dei beni, ma una chiamata a vivere con cuore libero e fiducia nella Provvidenza. Il discepolo non deve appoggiarsi su sicurezze materiali, ma sulla fedeltà di Dio. San Paolo ricorda: «Abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza viene da Dio e non da noi» (2Cor 4,7).
Anche il rimanere in una sola casa ha un valore profondo: non cercare comodità migliori, ma testimoniare semplicità e stabilità. La missione non è turismo spirituale, ma donarsi interamente a chi accoglie l’annuncio. Il gesto di scuotere la polvere dai piedi, infine, è un segno profetico: il rifiuto del Vangelo non blocca la missione, perché la Parola non è mai imprigionata (cfr. 2Tm 2,9). Ogni rifiuto non è fallimento, ma occasione di testimonianza ed invito alla conversione.
Per la Chiesa di oggi questo Vangelo è un richiamo forte: la missione non si misura dai mezzi materiali o dall’efficienza, ma dalla fedeltà alla Parola e dalla testimonianza di vita. Il vero annuncio nasce da cuori liberi, capaci di fidarsi di Dio più che delle proprie forze.
Signore Gesù, Tu che hai inviato i Dodici con la sola forza della Tua Parola, dona anche a me la libertà interiore di affidarmi totalmente a Te. Liberami dall’attaccamento ai beni e dalle paure che frenano la mia missione. Fa’ che il mio annuncio sia semplice, autentico ed accompagnato da gesti concreti di amore. Rendimi strumento della Tua pace e del Tuo Regno, perché molti possano incontrarti e riconoscere in Te la vera salvezza. Amen.