Vangelo di oggi 25 giugno: “Guardatevi dai falsi profeti”

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Vangelo di oggi 25 giugno: "Guardatevi dai falsi profeti"
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Il brano del Vangelo di oggi mette in guardia su coloro che si presentano come guide spirituali, ma il cui cuore è lontano da Dio.

Questo ammonimento non è solo per gli apostoli, ma per ogni epoca: anche oggi, infatti, siamo chiamati a discernere ciò che è autentico da ciò che è ingannevole. Le parole del Signore ci spingono a guardare oltre le apparenze, ad esaminare i frutti della vita ed a radicarci sempre più nella verità del Vangelo, che è fonte di luce e di libertà.

Dal Vangelo secondo Matteo 7,15-20

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

Vangelo di oggi 25 giugno: "Guardatevi dai falsi profeti"
Commento al Vangelo del 25 Giugno

La riflessione sul Vangelo di oggi

«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci!» (Mt 7,15). Gesù utilizza immagini forti per svelare la realtà di coloro che, pur sembrando mansueti e spirituali, agiscono per interesse personale, manipolazione o vanagloria. Questo richiamo ci invita alla vigilanza spirituale. San Paolo ci esorta: «Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono» (1Ts 5,21). Non ogni parola che suona religiosa viene dallo Spirito Santo. Occorre confrontare ogni insegnamento con la Sacra Scrittura e la retta dottrina, che custodisce fedelmente la verità di Cristo.

«Ogni albero buono produce frutti buoni» (Mt 7,17). Il vero discepolo si riconosce dalla sua vita: dall’amore che dona, dalla verità che proclama, dalla coerenza tra ciò che crede e ciò che vive. Come dice Gesù: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti» (Gv 14,15). Non basta parlare di Dio o compiere opere esteriori; è necessario che la nostra esistenza sia illuminata dalla grazia, nutrita dalla preghiera e trasformata dallo Spirito Santo. La fecondità spirituale è il segno di una comunione autentica con Cristo.

Spunti di riflessione personale

  1. Che tipo di frutti produce la mia vita? Sono frutti di pazienza, giustizia, misericordia e fede oppure lascio spazio al giudizio, all’egoismo e alla superficialità?
  2. Riconosco le persone autentiche non solo da quello che dicono, ma da come vivono? Riesco a distinguere, con umiltà, ciò che viene da Dio da ciò che inganna?

Preghiera di oggi

Signore GesùCristo, luce vera che illumina ogni uomo, donami uno spirito di discernimento ed un cuore sincero. Liberami dalle apparenze ingannevoli ed aiutami a camminare nella verità. Fa’ che la mia vita sia un albero buono, radicato nella Tua Parola e fecondo di opere sante, perché io possa glorificarti con ciò che sono e con ciò che faccio. Amen.