Vangelo di oggi 28 agosto: "Il Tempo è oggi"
Il brano del Vangelo di oggi ci invita oggi a riflettere sulla vigilanza, un atteggiamento fondamentale della vita cristiana.
Gesù ricorda ai suoi discepoli che il tempo della sua venuta non è prevedibile e che l’unico modo per prepararsi è vivere ogni giorno nella fedeltà e nella carità. Non si tratta di paura o ansia, ma di un atteggiamento di speranza, di attesa e di amore. Come un servo che si prende cura della casa del padrone con senso di responsabilità, così anche noi siamo chiamati ad amministrare con fedeltà ciò che ci è stato affidato, senza lasciarci distrarre dalle false sicurezze del mondo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo. Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni. Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
Le parole di Gesù sono un forte richiamo a non lasciarsi addormentare dalla routine o dall’indifferenza spirituale. «Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà» (Mt 24,42). La vigilanza non è soltanto attesa del giudizio finale, ma soprattutto la disponibilità quotidiana a riconoscere la presenza del Signore nelle piccole e grandi situazioni della vita.
La Sacra Scrittura ci ricorda che «il giorno del Signore verrà come un ladro di notte» (1Ts 5,2), e per questo i credenti sono chiamati a vivere come “figli della luce”, sempre pronti. L’insegnamento di Gesù non riguarda solo un futuro lontano, ma tocca la concretezza del presente: la fedeltà nelle cose semplici, la cura verso gli altri, la coerenza della vita.
Il servo fidato e prudente rappresenta il discepolo che si lascia guidare dalla volontà del Padre e serve i fratelli con amore. Chi invece si abbandona all’egoismo, alla violenza o all’avidità, illudendosi che il Signore “tardi”, sperimenterà l’amara sorpresa della sua venuta inattesa.
La tradizione della Chiesa sottolinea che la vigilanza cristiana non è paura della fine, ma speranza certa: «Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di comparire davanti al Figlio dell’uomo» (Lc 21,36). L’attesa si traduce dunque in responsabilità, preghiera, custodia del cuore e delle relazioni.
Signore Gesù, insegnami a vegliare con cuore vigilante e fiducioso. Rendimi servo fedele, capace di riconoscerti nei fratelli, nei poveri, nei piccoli gesti di ogni giorno. Allontana da me la pigrizia e l’indifferenza, e donami la gioia di vivere nell’attesa del Tuo ritorno. Fa’ che quando verrai, Tu possa trovarmi pronto, con la lampada dell’amore accesa. Amen.