Nel brano del Vangelo di oggi Gesù ci offre due mirabili parabole che illuminano il valore incomparabile del Regno dei cieli.
Un uomo trova un tesoro nascosto, un mercante scova una perla preziosa: entrambi, colmi di gioia, vendono tutto pur di possedere ciò che hanno scoperto. Queste immagini semplici ma potenti ci invitano a considerare la fede non come un dovere, ma come un incontro che cambia la vita. La ricerca e la scoperta del Regno rivelano una verità profonda: vale la pena rinunciare a tutto ciò che è superfluo per accogliere ciò che ha valore eterno, la presenza viva di Dio nella nostra esistenza.
Dal Vangelo secondo Matteo 13,44-46
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».

La riflessione sul Vangelo di oggi
Gesù parla del Regno dei cieli attraverso due immagini che comunicano intensamente la sorpresa e la gioia della scoperta. In entrambe le parabole – quella del tesoro e quella della perla – c’è un elemento comune: l’incontro con qualcosa di immensamente prezioso, capace di dare senso a ogni cosa. Chi trova il tesoro «pieno di gioia, vende tutti i suoi averi». Anche il mercante «vende tutti i suoi averi e la compra». Questo è il cuore della fede: scoprire che Dio vale più di ogni altra cosa.
Il Regno non è un bene tra gli altri, ma il Bene per eccellenza. Come insegna Gesù: «Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33). Nella vita cristiana, quando si scopre l’amore di Dio, tutto il resto passa in secondo piano. La rinuncia non è un sacrificio triste, ma una risposta gioiosa. Come affermato nel salmo: «La tua grazia vale più della vita» (Sal 63,4).
Le due parabole parlano anche di libertà. Nessuno è obbligato a vendere i propri beni: è una scelta spontanea, nata dalla gioia. Il tesoro non si impone, si lascia trovare. Dio si rivela, ma solo a chi ha il cuore aperto. E il Regno non è solo dono, ma anche ricerca: come il mercante che «va in cerca», anche noi siamo chiamati a desiderare, a cercare, a lasciarci inquietare dalla sete di infinito.
Spunti di riflessione personale
- Qual è oggi il mio tesoro? Per che cosa spendo le mie energie, i miei pensieri, il mio tempo?
- Sono capace di rinunciare a qualcosa di buono per qualcosa di migliore, quando capisco che Dio mi chiama a farlo?
Preghiera di oggi
Signore Gesù, Tu sei il mio tesoro nascosto, la perla che dà senso alla mia vita. Donami occhi per riconoscerti, cuore libero per sceglierti, coraggio per lasciare ciò che pesa. Fammi vivere nella gioia di chi ha scoperto che nulla vale quanto Te. Tu sei il Regno che viene, Tu sei il mio bene più grande. Amen.