Preghiere

Vangelo di oggi 4 dicembre: “Costruire sulla Roccia”

Il brano del Vangelo di oggi ci pone davanti alla domanda più radicale della vita cristiana: su cosa stiamo costruendo la nostra esistenza?

Gesù non invita ad un semplice ascolto delle Sue parole, ma ad una scelta concreta e quotidiana. Il rischio è un’illusione religiosa fatta di parole e non di vita. Cristo, con due immagini potentissime, descrive la differenza tra chi accoglie e vive il Vangelo e chi lo ascolta soltanto. La solidità del cuore non dipende dall’assenza di tempeste, ma dal fondamento su cui si poggia. La roccia è Cristo, l’unico che non delude e che non crolla.

Dal Vangelo secondo Matteo 7,21.24-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Commento al Vangelo del 4 dicembre

La riflessione sul Vangelo di oggi

Le parole di Gesù sono dirette, prive di ogni ambiguità: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli». Il problema non è pronunciare invocazioni, ma vivere un rapporto reale con Dio attraverso l’obbedienza amorosa alla sua volontà. “Fare” la volontà del Padre è il segno della vera appartenenza a Cristo, come dice anche San Giovanni: «Chi dice di rimanere in lui, deve anch’egli comportarsi come lui si è comportato» (1Gv 2,6).

Gesù afferma che il vero discepolo è colui che ascolta e mette in pratica. Questo linguaggio richiama il cuore della rivelazione biblica: «Ascolta, Israele» (Dt 6,4). L’ascolto autentico, nella mentalità biblica, non è mai passivo; è adesione, movimento, trasformazione. Non basta conoscere il bene: occorre compierlo. Il Signore lo ricorda altrove: «Sarete miei amici, se farete ciò che io vi comando» (Gv 15,14).

La parabola della casa sulla roccia e sulla sabbia è un’immagine di straordinaria concretezza. La pioggia, i fiumi, il vento non riguardano soltanto le difficoltà della vita, ma anche le prove della fede, le tentazioni, i momenti in cui il mondo sembra scuotere ciò in cui crediamo. Nessuno è esente da tempeste. Ma la differenza sta nel fondamento: chi costruisce sulla roccia rimane saldo perché la sua vita poggia sulla verità e sulla fedeltà di Dio.

La roccia è una delle più antiche immagini bibliche per indicare il Signore: «Egli è la Roccia, perfetta è l’opera sua» (Dt 32,4); «Il Signore è la mia roccia e la mia fortezza» (Sal 18,3). Gesù applica ora a sé questa immagine, rivelandosi come il fondamento stabile su cui poggiare ogni scelta. La tradizione della Chiesa ricorda che la fede senza opere è morta (Gc 2,26) e che l’edificio spirituale del cristiano si innalza solo attraverso la vita concreta, fatta di atti di carità, perseveranza, verità, perdono e fedeltà.

Al contrario, chi ascolta ma non vive il Vangelo costruisce sulla sabbia: un’apparenza religiosa che non resiste alla verità delle prove. La rovina è grande non perché Dio punisce, ma perché l’edificio era inconsistente fin dall’inizio. Il Vangelo ci invita a verificare ogni giorno il nostro fondamento: se stiamo costruendo sull’ego, sulle emozioni, sulle paure o sulla Parola di Cristo che resta per sempre (cf. Mt 24,35).

Spunti di riflessione personale

  1. La mia vita spirituale è fondata su Cristo o sulle mie sensazioni del momento?
  2. Quali scelte concrete oggi testimoniano che sto costruendo sulla roccia?

Preghiera di oggi

Signore Gesù, Roccia eterna della nostra vita, rendi forte il nostro cuore e docile la nostra volontà. Donaci di ascoltare la Tua Parola e di viverla con perseveranza. Rafforza ciò che in noi è fragile, rinnova ciò che è debole, e fa’ che ogni nostra scelta poggi su di Te. Amen.

Published by
Cristiano Sabatini