Il brano del Vangelo di oggi ci rivela che Dio che non si piega alla rigidità formale, ma che mette la vita dell’uomo al centro.
L’evangelista ci porta nei campi di grano, in un giorno di sabato, quando i discepoli di Gesù, affamati, raccolgono alcune spighe da mangiare. Il gesto, semplice e spontaneo, diventa subito motivo di critica da parte dei farisei, custodi rigorosi della Legge. Gesù, con calma e autorevolezza, risponde ricordando l’episodio di Davide che prese i pani consacrati per sfamarsi, e conclude affermando: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». .
Dal Vangelo secondo Luca 6,1-5
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

La riflessione sul Vangelo di oggi
La scena evangelica ci ricorda che spesso il rischio della fede è quello di cadere in un formalismo sterile, dove la legge diventa più importante della persona. Gesù smaschera questa tentazione e ci insegna che la Legge trova senso soltanto quando conduce alla vita ed alla comunione con Dio. Come leggiamo nel Deuteronomio: «Osserva il sabato per santificarlo, come il Signore tuo Dio ti ha comandato» (Dt 5,12). Questo precetto nasce come dono e riposo, non come peso insopportabile.
Gesù cita Davide (1Sam 21,2-7) per mostrare che già nella storia della salvezza la necessità e la misericordia hanno prevalso sulla rigida osservanza. È un richiamo forte: Dio non vuole sacrifici sterili, ma un cuore che sappia amare (cf. Os 6,6).
Il sabato, giorno consacrato al Signore, trova il suo compimento in Cristo. Come insegna la Chiesa, il giorno del Signore è memoria della creazione ed anticipazione del riposo eterno, ma soprattutto è memoriale della risurrezione. Per questo, i cristiani hanno posto al centro la domenica, giorno in cui Cristo ha vinto la morte.
Gesù dichiara: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato» (Lc 6,5). In questa frase Egli afferma la Sua autorità divina e ci svela che la legge deve sempre piegarsi al servizio dell’uomo. Non è l’uomo per la legge, ma la legge per l’uomo (cf. Mc 2,27). Così ci insegna che la vera osservanza è quella che porta frutto nell’amore.
Spunti di riflessione personale
- Vivo la domenica come un dono di Dio, giorno di incontro con Lui, o come un semplice tempo libero da gestire a piacere?
- So riconoscere nella legge di Dio un cammino verso la libertà, o la percepisco come un peso che limita le mie scelte?
Preghiera di oggi
Signore Gesù, Tu sei il Signore del sabato e della vita. Donami un cuore capace di vedere oltre le regole, per scoprire il volto della Tua misericordia. Insegnami a vivere la domenica come incontro con Te, fonte di gioia e di pace. Fa’ che il mio riposo non sia solo pausa dalle fatiche, ma tempo santo che apre alla Tua presenza. Amen.