Il brano del Vangelo di oggi ci presenta la genealogia di Gesù, non è una semplice lista di nomi, ma una dichiarazione di fede.
Essa mostra che Cristo non nasce come un evento isolato, bensì come compimento della storia di Israele e delle promesse divine. Figlio di Davide e figlio di Abramo, Gesù si pone al cuore del disegno di salvezza che attraversa generazioni, cadute e rinascite. In questa lunga discendenza vediamo peccatori e giusti, re e stranieri, uomini e donne: tutti trovano posto nel progetto di Dio, che si realizza in Cristo, “Dio con noi”.
Dal Vangelo secondo Matteo 1,1-16.18-23
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Acaz, Acaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

La riflessione sul Vangelo di oggi
Matteo pone in evidenza due elementi fondamentali: la discendenza davidica e l’opera dello Spirito Santo. Da un lato, l’evangelista mostra che Gesù è l’erede legittimo delle promesse fatte ad Abramo (Gen 22,18) e a Davide (2Sam 7,12-16): in Lui si compiono le attese messianiche di Israele. Dall’altro, la nascita verginale di Gesù rivela che il Messia non è frutto di sola discendenza umana, ma dono divino.
Giuseppe, definito “uomo giusto”, si trova davanti ad un mistero che supera la logica umana. Il suo desiderio di non esporre Maria alla vergogna testimonia una giustizia che non è fredda applicazione della legge, ma misericordia. La sua obbedienza alla parola dell’angelo mostra la fede di chi accoglie senza esitazione l’opera di Dio. Egli diventa custode di Maria e di Gesù, e con il suo “sì” collabora al compimento del disegno salvifico.
L’evangelista cita Isaia: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio, che sarà chiamato Emmanuele» (Is 7,14). Questo compimento non riguarda solo Israele, ma tutta l’umanità: Dio entra nella storia per condividere la nostra condizione e liberarla dal peccato. Come afferma la Chiesa, Gesù è il vero Figlio di Dio e vero Figlio dell’uomo, venuto per salvare ciò che era perduto e riportare la comunione con il Padre. La genealogia ci ricorda anche che la santità di Dio non cancella le fragilità umane, ma le assume e le redime.
Spunti di riflessione personale
- Ho il coraggio, come Giuseppe, di fidarmi di Dio anche quando i Suoi piani sembrano misteriosi e incomprensibili?
- Vivo la consapevolezza che, pur con le mie fragilità, anch’io sono inserito nel grande disegno di salvezza che Dio porta avanti?
Preghiera di oggi
Signore Gesù, Dio con noi, vieni ad abitare nei nostri cuori come sei venuto nella storia umana. Donaci la fede silenziosa ed obbediente di Giuseppe, l’accoglienza umile di Maria e la speranza che non si arrende mai. Tu che sei venuto a salvare il Tuo popolo dai peccati, rinnova in noi la certezza della Tua presenza e rendici strumenti della Tua misericordia nel mondo. Amen.