Gigliola Candian era affetta da sclerosi multipla ma dopo un viaggio a Medjugorje la sua malattia è sparita: il racconto è emozionante.
Il viaggio a Medjugorje e le tante preghiere le hanno ridato la vita. La sclerosi multipla, che l’aveva ormai costretta a spostarsi con la carrozzina, è completamente scomparsa dopo il pellegrinaggio nel santuario mariano. Gigliola Candian, una donna di Fossò (Venezia), aveva 48 anni quando è stata interessata da una guarigione miracolosa avvenuta proprio a Medjugorje.
Gigliola, in un’intervista rilasciata a Medjugorje.altervista.org, ha raccontato di aver scoperto di essere affetta da sclerosi multipla nel 2004 e di aver girato più di un ospedale per avere la conferma della diagnosi. Nel 2011 le è stato proposto di recarsi a Medjugorje: la malattia di Gigliola stava progredendo, tanto che la donna era ormai costretta a utilizzare costantemente la carrozzina a seguito di una caduta che le ha provocato la frattura della terza vertebra sacrale.
Medjugorje, la guarigione di Gigliola: “Ho sentito Gesù e Maria che pregavano”
Dopo quel viaggio in Bosnia ed Erzegovina la donna si è accorta che in lei stava avvenendo un cambiamento molto intenso: “Quando sono tornata a casa pregavo in ogni luogo. Chiudevo gli occhi e pregavo. Per me è stata una cosa bellissima. Scoprire la fede in questa maniera è stata una cosa grande“. Ma Gigliola non poteva certamente immaginare cosa le sarebbe accaduto il 13 settembre 2014.

Già nel mese di luglio avvertì una forte chiamata che la spinse a recarsi a Medjugorje, nonostante in quella stessa data era in programma il matrimonio di una coppia di amici. La sera del 12 settembre, durante la Messa di guarigione, la donna veneta ha sentito “un gran caldo alle gambe“ e ha visto una luce bianca che la accerchiava e il Volto di Gesù che le sorrideva.
Il giorno dopo il sacerdote ha fatto di nuovo l’imposizione delle mani a Gigliola e le ha dato un foglio con su scritto “Che cosa vuoi che faccia Gesù per te?“. La donna ha chiesto aiuto allo Spirito Santo e ha scritto il seguente messaggio: “Vorrei arrivare agli altri con l’esempio e portare la pace e la serenità“.
“Dopo l’imposizione il sacerdote mi ha chiesto se volevo rimanere seduta in carrozzina o se sostenuta volevo stare in piedi. Ho accettato di farmi sostenere in piedi – racconta la donna a Medjugorje.altervista.org – Ha fatto un’altra imposizione delle mani e sono caduta nel riposo nello Spirito. In tale condizione cadi senza farti male. Non riesci più a reagire, ma senti tutto ciò che accade. Sono stata per terra circa 45 minuti. Ho sentito che dietro di me c’erano Gesù e Maria che stavano pregando. Mi sono messa a piangere, ma non avevo la forza di alzare neanche un dito“.
Il messaggio di Gigliola: “Senza la croce non possiamo fare niente”
Quando si è ripresa, dopo circa 45 minuti, il sacerdote ha detto a Gigliola di non sedersi sulla carrozzina: “Comincia a camminare“. La donna è dapprima rimasta in piedi senza l’aiuto di nessuno ed è poi riuscita a muovere i primi passi: “Le persone erano incredule. C’era chi rideva, chi batteva le mani, chi pregava, chi piangeva. Da quel momento la mia carrozzina è finita in un angolo. La uso solo quando devo fare grandi viaggi, ma ora le mie gambe mi tengono bene in piedi“.
Oggi Gigliola prega di più, non avverte più la stanchezza (uno dei principali sintomi della malattia), torna spesso a Medjugorje e ha reso ancora più forte la sua fede. Il messaggio che manda a tutte le persone affette da sclerosi multipla è molto significativo: “Non perdete mai la speranza. Pregate. Conosco tutte le torture che state passando, però senza la croce non possiamo fare niente“.