Esiste il Privilegio delle tre Messe, una concessione papale e anche come una curiosità storica sconosciuta ai più: ecco di che si tratta.
Vediamo i sacerdoti celebrare la Santa Messa ma spesso non ci chiediamo e non sappiamo quante ne possano celebrare durante il giorno. Generalmente un sacerdote celebra una sola messa al giorno, ma ci possono essere delle eccezioni.
In caso di necessità pastora è consentito che ne celebri anche due o tre, se le circostanze lo richiedono, come la mancanza di altri sacerdoti e il dovere di assicurare le celebrazioni per i fedeli. Esiste poi quello che viene chiamato il Privilegio delle tre Messe e fa riferimento al giorno della Commemorazione dei defunti. Ecco esattamente di cosa si tratta.
Il Privilegio delle Tre Messe: che cos’è e quando è stato concesso
Per molti secoli, e fino al 1915, il sacerdote poteva celebrare solo una messa al giorno. Tuttavia, in via del tutto eccezionale per il 2 novembre, papa Benedetto XV concesse un privilegio speciale. Questo avvenne con l’indulto Incruentum Altaris che permetteva a ogni sacerdote di celebrare fino ad un numero di tre Messe in questo giorno in cui si commemorano i defunti.
In particolare veniva esplicitato che le Messe fossero fatte con tre intenzioni specifiche: una era per il suffragio delle anime del Purgatorio, una secondo le intenzioni del Santo Padre ed una per le intenzioni del sacerdote stesso. Originariamente legato a specifiche regioni come l’Aragona, è stato poi esteso a diverse parti del mondo, culminando nella sua istituzione come festa per l’intera Chiesa da parte di papa Benedetto XV.

Come curiosità storica possiamo ripercorrere tutti i dettagli che portarono a questa concessione. Inizialmente ci fu la conferma di questo privilegio esclusivamente per la provincia di Aragona e riguardava soltanto l’ordine domenicano. Nacque quindi all’interno di questo ordine. Nel 1571 papa Pio V confermò lo stesso privilegio per la provincia domenicana di Spagna.
Successivamente il re Ladislao IV di Polonia ottenne il privilegio per il suo regno nel giorno dell’incoronazione. Ma l’uso cadde poi in disuso. Si arriva al tempo di papa Benedetto XV che estese il privilegio a tutto il clero secolare e regolare dei regni di Spagna e Portogallo e delle loro colonie.
A fine Ottocento, precisamente nel 1897 papa Leone XIII lo concesse a tutta l’America latina. Fu infine papa Benedetto XV che nel 1917 elevò il 2 novembre a festa di rito doppio per l’intera Chiesa, in conseguenza del “Privilegio delle tre Messe”.
Il suffragio per i defunti e la Comunione dei Santi
Il privilegio mira a offrire una grande quantità di grazie e aiuti spirituali per le anime dei fedeli che riposano in Cristo, specialmente quelle che soffrono nel Purgatorio. Si può dire, quindi, che questo sia il suo principale obiettivo. Ma c’è anche quello di sostenere la Comunione dei Santi in quanto attraverso la celebrazione di tre Messe, si rinnova la comunione tra i vivi e i defunti, e si spera nella vita eterna.
Il Privilegio delle tre Messe vuole anche indicare il valore del sacrificio eucaristico come rimedio di salvezza per le anime e come veicolo di grazia divina.