Come si diventa Santi? Tutti gli step della canonizzazione

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Come avviene il processo di canonizzazione? - medjugorje.it
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La canonizzazione di un Santo avviene attraverso un rigoroso e preciso processo canonico che prevede diverse fasi. Ecco quali sono gli step che accertano la santità.

Lo stato di santità è la salvezza dell’anima e il raggiungimento della beatitudine eterna alla vista di Dio. Nel giudizio imperscrutabile del Signore le anime possono certamente andare in Paradiso subito dopo la morte senza passare dallo stato di purificazione del Purgatorio, e ce ne sono alcune che durante la vita terrena hanno dimostrato in modo più evidente elementi di santità.

Per queste persone, che hanno brillato per un’adesione a Cristo più viva e palpitante può esserci la canonizzazione, ovvero possono essere elevate a modello, esempio per gli altri cristiani. Salire agli onori degli altari, come si dice, è qualcosa di piuttosto raro e serve aver praticato eroicamente le virtù teologali e cardinali, cioè aver vissuto in modo particolarmente esemplare la fede. Il processo canonico che porta alla canonizzazione ha precise fasi e si articola in modo strutturato.

Gli step del processo di canonizzazione: come si diventa Santi

Si può essere canonizzati, quindi, per aver manifestato durante la vita elementi di santità in modo particolarmente evidente oppure c’è il caso del martirio in odium fidei, quando un cristiano viene torturato e ucciso proprio a causa della sua fede nel Dio trinitario.

Accertare la santità di una persona richiede un procedimento accutato e meticoloso, che va ad indagare sugli aspetti più intimi della storia del candidato alla canonizzazione, come viene chiamato durante la causa canonica. Il primo elemento che serve all’apertura di un processo di accertamento delle virtù eroiche per la beatificazione è la fama di santità.

processo di canonizzazione: come avviene
Gli step del processo di canonizzazione – medjugorje.it

Molte persone devono essere fermamente convinte che quel candidato sia santo. Nella maggior parte dei casi c’è una spontanea richiesta di intercessione a colui che si ritiene santo, dopo la sua morte, proprio perché si ha una profonda e intima certezza che sia nella beatitudine eterna.

Generalmente si attendono 5 anni prima dell’apertura del processo canonico, affinché si comprenda se la fama di santità sia qualcosa che rimane nel tempo per quanto è forte. Ma possono esserci eccezioni, quando la santità è così evidente, come nel caso di San Giovanni Paolo II, per il quale il processo è stato avviato molto prima.

Servo di Dio e  Venerabile

Il primo step è, dunque, l’apertura della fase dell’inchiesta diocesana. Un postulatore, generalmente un sacerdote, ma non necessariamente, deve presentare la richiesta presso la curia della diocesi di appartenenza della persona che si ritiene da canonizzare. Se inizia la causa viene nominato un tribunale composto da un suo Delegato, un Promotore di Giustizia, e un Notaio Attuario.

A processo avviato il candidato assume il titolo di Servo di Dio. In questa fase si analizzano tutti i dettagli della sua vita. Viene raccolto  tutto il materiale documentario relativo alla sua storia. Vengono analizzati eventuali testi scritti, e si procede all’ascolto delle testimonianze delle persone che gli sono state a contatto. La fase diocesana dell’inchiesta ha solitamente una durata di 5 anni.

le fasi del processo di canonizzazione
Come si diventa santi canonizzati – medjugorje.it

A conclusione di questa tutto il materiale analizzato e registrato formalmente viene mandato al Dicastero delle Cause dei Santi e sarà la Santa Sede a procedere ad ulteriori valutazioni. Inizia  così la cosiddetta “fase romana” in cui un Relatore preparerà la Positio cioè una sintesi delle prove e documenti raccolti dalla diocesi. La Positio è oggetto di studio di un gruppo di Consultori Teologi del Dicastero. Nel caso di un candidato alla canonizzazione vissuto in epoche remote si affiancherà anche un gruppo di Consultori Storici del Dicastero.

Dopo un giudizio favorevole dei Vescovi e Cardinali membri del Dicastero c’è il giudizio del Papa per la decisione di promulgare il Decreto sull’eroicità delle virtù o sul martirio in odium fidei o sull’offerta della vita (oblatio vitae) del Servo di Dio dichiarandolo Venerabile. 

Beato e Santo

Dopo questa proclamazione, per arrivare alla beatificazione entra in gioco un altro fattore: serve che avvenga un miracolo. Il Servo di Dio e poi il Venerabile, viene pregato e attraverso la sua intercessione Dio può esaudire una richiesta con un evento miracoloso.

Solo nel caso di tratti di un martire questo passaggio viene saltato e il Venerabile diventa subito Beato. Il miracolo che occorre per la beatificazione deve essere una guargione fisica. Ci sono degli specifici criteri di valutazione per discernere e decretare che si è trattato di miracolo e solo dopo che una commissione composta oltre che da teologi anche da medici mediante una votazione giungono ad accertare la natura miracolosa della guarigione si procede a dare il titolo di Beato.

Il Beato viene così inscritto nel calendario liturgico della diocesi di appartenenza o della famiglia religiosa. Affinchè venga proclamato Santo occorre che si verifichi un altro miracolo di guarigione. Con la canozizzaione, il Beato diventa Santo e il culto entra a far parte del calendario liturgico di tutta la Chiesa.