Cosa dice su Dio l’uomo con il QI più alto del mondo

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La fede cristiana dell'uomo più intelligente del mondo - medjugorje.it
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L’uomo che risulta avere il QI più alto al mondo è credente e parla della sua fede. Cosa ha compreso e quale è la sua personale esperienza?

YoungHoon Kim è uno scienziato sudcoreano ed è la persona con il QI più elevato al mondo. Si potrebbe dire che è super intelligente,  con un quoziente intellettivo pari a 276, il più alto mai registrato al mondo. Oltre ad essere un vero “cervellone” è anche un credente in Cristo.

Il fatto che abbia pubblicamente professato la sua fede cristiana ha avuto molta risonanza a livello mondiale. Le sue parole potenti e coraggiose sulla fede in Dio sono diventate virali, toccando milioni di cuori.  È sui social, precisamente suo profilo X che lo studioso ha espresso la sua posizione apertamente.

L’uomo con il più alto QI del mondo parla della sua fede cristiana

Ha fatto un annuncio con un post X con queste parole: “Come detentore del record mondiale di QI, credo che Gesù Cristo sia Dio, la via, la verità e la vita“. Il post è diventato subito virale raggiungendo l’esorbitante numero di oltre 22 milioni di visualizzazioni senza contare le migliaia e migliaia di rections.

La contrapposizione tra fede e ragione è un luogo comune che vige tuttora, anzi, è sempre molto diffuso, pur essendo assolutamente errato. Non c’è contrapposizione, e a dirlo non sono stati solo i grandi santi del passato come San Tommaso d’Aquino o San Domenico, ma anche altri a noi contemporanei come il grande San Giovanni Paolo II.

Ma se le loro parole sono considerate con sospetto da molte persone che guardano al sapere scientifico con idolatria, ecco che le parole di uno scienziato, peraltro colui che è ritenuto l’uomo più intelligente del mondo possono colpire l’attenzione, proprio di quegli scettici. 

la contrapposizione tra fede e ragione
Nessuna contrapposizione tra fede e ragione – medjugorje.it

Kim professa la sua fede evangelica in modo chiaro e diretto, senza mezzi termini, senza timori. In lui c’è un intnto missionario, tanto che successivamente ha dichiarato, in un intervista al giornale Chirch Times,  che con il successo delle sue dichiarazioni avrebbe “colto questa opportunità per condurre molte anime a Dio“.

“Cristo è la mia logica”

Fondatore e CEO di NeuroStory, un’iniziativa di ricerca che sviluppa soluzioni per la salute cerebrale basate sull’intelligenza artificiale con il supporto del governo sudcoreano, Kim ha inoltre fondato la United Sigma Intelligence Association, una rete globale per individui di eccezionale talent. Inoltre, fa parte del consiglio di amministrazione della Lifeboat Foundation, che si occupa di proteggere l’umanità dalle minacce tecnologiche.

Un uomo che sulle doti dell’intelletto ha puntato tutto, e che certamente, per grazia, ha ricevuto il dono della fede, che ha liberamente accolto. Per spiegare da cosa deriva la sua fede ha usato un’espressione che è ha colpito molto: “Cristo è la mia logica“, ha detto. È fermamente convinto che il fondamento ultimo della verità non è solo l’intelletto umano, ma il Logos (Parola) divino stesso.

Questo pensiero va a congiungersi con quanto insegna la Chiesa Cattolica e che si condensa bene nella frase di San Giovannai Paolo II “La fede e la ragione sono come due ali con cui lo spirito umano si eleva alla contemplazione della verità.

Kim si è avvicinato anche allo studio della teologia e ha dichiarato che questa sia una delle attività più importanti che abbia mai svolto. Ha anche rivolto un pensiero che risponde ad un quesito molto stringente ai nostri tempi: la fede deve “aggiornarsi” e andare incontro ad un mondo che cambia o la dottrina, che si basa sulla Parola di Dio, non può scendere a compromessi con i tempi?

Lo scienziato più intelligente ha risposto con queste parole: “Credo che la Bibbia sia la Parola di Dio perfetta, eterna e definitiva. Pertanto, non ha bisogno di essere aggiornata. Il mondo deve mettersi al passo“. Quel che conta non è certo il quoziente intellettivo che si possiede, nel credere c’è un dono di grazia e una risposta libera dell’uomo, che può essere di accoglienza o di rifiuto, in un mistero dell’animo umano che solo Dio può conoscere.