Grande vittoria sul fronte politico a difesa della libertà religiosa in Repubblica Ceca: una svolta che ha avuto il plauso della Conferenza episcopale.
Buone notizie per quanto riguarda la difesa della libertà religiosa, purtroppo sotto attacco anche nel nostro mondo occidentale. Nella Repubblica Ceca le recenti elezioni hanno visto la sconfitta della parte politica che premeva per un affossamento dei diritti religiosi della popolazione a fronte di una laicizzazione sempre più estrema e imposta nella società.
Il 3 e 4 ottobre scorsi si sono svolte le elezioni politiche in cui il partito populista ANO 2011, guidato dall’ex Primo Ministro Andrej Babiš, ha ottenuto il maggior numero di voti , il 35%, ma non è riuscito a ottenere la maggioranza in parlamento. La coalizione di estrema sinistra Stačilo, che aveva svolto una campagna elettorale con toni fortemente anticlericali e restrittivi per quanto riguarda la libertà di culto, ha fallito.
In Repubblica Ceca vittoria per la difesa della libertà religiosa
Nessuna rappresentanza alla Camera dei Deputati, dunque, per coloro che volevano eliminare diritti fondamentali come quello di professare liberamente la propia fede. La Conferenza episcopale ceca durante la campagna elettorale ha svolto un forte lavoro di influenza e sensibilizzazione su un tema così delicato e importante.
Si è opposta in modo chiaro, fermo e deciso alla Coalizione Stačilo incoraggiando i fedeli a pregare una novena, oltre che a mettere in guardia dalle minacce che questa coalizione anticlericale avrebbe potuto rappresentare per la libertà religiosa.

Nel programma infatti si voleva eliminare il finanziamento delle scuole cattoliche e il riconoscimento civile dei matrimoni celebrati in chiesa. Il rifiuto di sostenere partiti populisti ed estremisti è stato espresso chiaramente dai vescovi e accanto a questo si è sottolineata la necessità di sostenere l’Ucraina e di opporsi all’odio e ai piani di uscita dall’Unione Europea e dalla NATO.
Libertà religiosa e garanzie costituzionali
La libertà religiosa nella Repubblica Ceca è garantita dalla sua Costituzione e da accordi internazionali, tra cui un nuovo trattato con il Vaticano del 2024 che rafforza i rapporti e riconosce la libertà di pensiero, coscienza e religione per tutti. Nonostante questo quadro legale, una significativa parte della popolazione è atea o non affiliata a una religione, in parte a causa della lunga storia di ateismo di stato sotto il regime comunista.