Anche se le menzioni di Satana nella Santa Messa sono rare, dobbiamo considerare il suo ruolo e il problema del male.
A Pasqua, rinnovando le nostre promesse battesimali, rispondiamo di rinunciare a Satana. Dio permette il male per dare libertà all’uomo, permettendo la crescita e la responsabilità.
Il messaggio di Gesù e l’incontro con Satana
Durante la Pasqua, siamo invitati a rinnovare le nostre promesse battesimali, rispondendo alla domanda se rinneghiamo Satana con un deciso “Lo rinnego.” Nonostante ciò, nel corso dell’anno liturgico, i riferimenti a Satana durante la Messa sono relativamente rari. Tuttavia, le parole di Gesù nel Vangelo di Marco ci offrono spunti preziosi per riflettere sul ruolo di Satana nell’universo. Comprendere questo aspetto può aiutarci a rispondere a due domande cruciali: perché, se Dio è onnipotente, permette il male, sia esso morale che fisico?
È fondamentale riflettere su ciò che Gesù desiderava che le persone sapessero di Lui. Non voleva essere conosciuto principalmente come un guaritore miracoloso; le sue guarigioni erano atti di compassione e un modo per aumentare la fede, ma non rappresentavano il fulcro della Sua missione. Durante i quaranta giorni nel deserto, commemorati dalla Quaresima, Gesù affrontò Satana, un incontro che i Suoi seguaci dovevano conoscere. Le narrazioni di Marco, Matteo e Luca ci mostrano che Satana tentò Gesù con la promessa di potere e adorazione, ma Gesù rispose sottolineando che solo Dio merita adorazione.
L’usurpazione di Satana rappresenta una realtà sconvolgente. Un Dio onnipotente potrebbe prevenire il male, ma se il mondo appartenesse interamente a Dio, che tipo di libertà avremmo? Dio ci ha creati a Sua immagine, il che implica che dobbiamo avere la possibilità di commettere errori. La crescita spirituale richiede che ci assumiamo la responsabilità delle nostre azioni. La conversione autentica non può essere forzata da prove miracolose, come dimostrato dal rifiuto di Gesù di mettere alla prova Dio. Riflettendo su Satana nel Giardino dell’Eden, ci troviamo di fronte a un dilemma. Potremmo considerare che, sebbene gli esseri umani si siano evoluti, Satana abbia potuto influenzare le scelte umane, introducendo il male nell’universo.

La Creazione e la speranza futura
Secondo la Bibbia, Dio creò un mondo senza male, un mondo in cui gli animali non erano carnivori e non c’era dolore. La visione di un futuro senza male, come descritto in Isaia, ci offre speranza: “Il leone mangerà fieno come il bue.” La nostra comprensione del mondo fisico e delle sue imperfezioni deve tener conto dell’esistenza di Satana. Le imperfezioni non dimostrano la debolezza di Dio, ma ci ricordano che abbiamo un nemico contro cui Dio Incarnato ci aiuta a combattere.
In conclusione, la riflessione su Satana e il suo ruolo nel mondo è un insegnamento importante, soprattutto durante la Quaresima. Ci invita a riconoscere la nostra libertà e responsabilità, e a comprendere che, nonostante il male presente, abbiamo la speranza di un futuro redento.