Oggi, 26 agosto è la festa della Madonna di Częstochowa, che si trova nel Santuario di Jasna Gora, il più celebre e importante della Polonia, tanto caro a San Giovanni Paolo II.
Lunghi pellegrinaggi che durano giorni, una moltitudine di fedeli e un forte e sentito senso religioso sono gli elementi che caratterizzano la festa della Madonna di Częstochowa, che si svolge il 26 agosto. Questa piccola località situata nel sud della Polonia, nel voivoidato della Slesia, è il luogo in cui si trova il Monastero di Jasna Gora, all’interno del quale è custodito il quadro della Madonna Nera, oggetto di grande venerazione con una storia ricca di eventi.
Si tratta di un’immagine miracolosa, che ha reso celebre Jasna Gora, la montagna luminosa, questo è il suo nome, importante nella storia polacca perchè diventato simbolo di fede e identità nazionale.
L’immagine della Madonna Nera di Częstochowa: la storia e i miracoli
È il quadro della Madonna Nera il fulcro da cui scaturisce una devozione secolare sempre viva e forte. Non c’è stata nessuna apparizione a Jasna Gora, ma la presenza di questa immagine miracolosa con una storia in gran parte avvolta nel mistero.
Si dice che l’abbia dipinta San Luca, così come per altre icone famose, ad esempio quella che si trova a Bologna. Non si ha la certezza di questo, e le informazioni sicure circa la storia die questo quadro risalgono al 1382, prima ci sono solo leggende o comunque notizie non accertabili.

Il dipinto appartiene al tipo di rappresentazioni conosciute come Odigitria, che significa “Colei che indica la via“. Presenta Maria come Madre di Dio, ma anche Madre di ogni persona. Già venerata, dunque, da secoli, nel 1382 Władysław, Duca di Opole, governava la Rutenia volle proteggere l’immagine da possibili profanazioni da parte dei Tatari pagani e decise pertanto di trasportarla ad Opole in Slesia.
Si era già verificato un attentato: durante l’assedio del Castello di Bełz, dove si trovava il dipinto, una freccia scagliata dai Tatari oltrepassò la finestra della cappella e colpì il collo della Madonna, lasciando un segno diventato un elemento caratterizzante.
Una devozione che non si arresta e attraversa i secoli
A favorire la diffusione di una devozione che nel corso dei secoli si è sempre accresciuta e arriva ad oggi sempre viva e fortemente presente certamente hanno contribuito i numerosi miracoli avvenuti in relazione alla preghiera fatta davanti a questa immagine e nel luogo in cui si trovava.
Nel 1430, quando preziosi ex voto furono rubati dalla cappella di Jasna Góra, l’immagine subì altri danneggiamenti venendo tagliata con la spada. Secondo la tradizione il dipinto fu trovato nel luogo dove oggi sorge la Chiesa di Santa Barbara, con la sua sorgente miracolosa, non lontano da Jasna Góra. I Padri Paolini portarono l’Immagine danneggiata a Cracovia, alla corte del Re Władysław Jagiełło, che, insieme a sua moglie, Santa Jadwiga, erano i fondatori della parte più antica della Cappella della Madonna a Jasna Góra che si occuparono di far restaurare l’immagine.
L’immagine è dipinta su tre tavole di legno di tiglio che hanno come dimensioni totali 121,8 cm in altezza, 81,3 cm in larghezza e uno spessore massimo di 3,5 cm. La Vergine Maria è rappresentata in figura intera con il Bambino Gesù tra le braccia. Entrambi i volti esprimono contemplazione e solennità.
I segni del dolore a consolare i cuori
Sulla guancia destra della Madonna ci sono due tagli paralleli, attraversati da un terzo taglio lungo il naso. Si aggiungono sei tagli sono visibili sul suo collo, due dei quali sono abbastanza chiari, mentre i restanti quattro sono meno distinti. Il Bambino, vestito con una tunica cremisi, riposa sul braccio sinistro di Maria; nella sua mano sinistra tiene un libro, mentre la sua mano destra è alzata nel classico gesto benedicente. La mano destra di Maria è sul suo petto e indica Gesù, l’unico Salvatore del mondo.

Il vestito e il manto blu e blu scuro della Madre di Dio sono adornati con gigli d’oro d’Angiò. Sopra la fronte della Vergine, l’artista ha posto una stella a sei punte. L’immagine della Madre di Dio è dipinta su uno sfondo blu-verde e c’è un’aureola dorata intorno alle teste di Maria e Gesù. Per la carnagione scura delle figure sacre l’immagine viene chiamata “Madonna Nera.”
Porta, dunque, i segni di ferite e di dolore. Rappresenta pertanto la Madre e la Regina di una Nazione che è stata tormentata e afflitta per secoli e anche per questo il popolo polacco l’ha amata e sentita espressione di sè. Con questi segni di dolore la Madonna di Częstochowa si fa vicina alle sofferenze di ognuno, in questa valle di lacrime che è la vita terrena. La sua presenza e il suo sguardo sono consolazione e guida verso il Figlio e continua a rappresentare questo in modo pregnante per la Polonia e non solo.