Gesti quotidiani che sanno di umanità: un Papa che si comporta come noi – Video

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Gesti quotidiani di Papa Leone: dà da mangiare ai pesci - photo: vatican news (medjugorje.it)
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Un’eredità difficile quella che ha ricevuto, ma possiamo dire che, piano piano, si sta facendo strada e spazio nel nostro cuore. Lui è Papa Leone XIV.

La spontaneità di Papa Francesco non lo accomuna a lui, ma di gesti che vanno al di là di quello che è il classico e canonico protocollo, anche Papa Prevost ne sta facendo ed, alcuni, sono davvero di una umanità disarmante.

Come questi due che stiamo per raccontarvi: forse nessuno c’aveva fatto caso, ma essi ci permettono di guardare l’uomo Prevost prima che il Papa. Vediamo insieme di quali si tratta.

L’essere comune di Papa Leone

Guardare a Papa Leone come una copia conforme di Papa Francesco è una delle cose più sbagliate che chiunque, cristiano o no, credente o no, possa fare. Si tratta di due persone, di due Papi dalle personalità completamente diverse: uno è immediatamente entrato nei nostri cuori con la sua verve, con le sue parole e i suoi gesti sempre vicini al popolo. L’altro invece con la sua dolcezza, con la sua mitezza e con la sua grande capacità di ascolto.

C’è chi dice che Papa Leone non sia capace di prendere in mano le redini dell’eredità lasciata da Francesco. Ma chi siamo noi per dirlo? Tutto è scritto per volere di Dio e per ispirazione dello Spirito Santo. Sta di fatto, però, che anche Papa Prevost sta piano piano entrando nel cuore di ciascuno di noi.

Due piccoli episodi che ci fanno capire

Proprio in questi ultimi giorni, a partire da quella che è stata l’inaugurazione del Borgo “Laudato si” a Castel Gandolfo, lo abbiamo visto molto più sciolto, anche nel parlare e nel compiere gesti che, canonicamente, un Papa non avrebbe mai fatto prima. Ma proprio in quelle che possiamo definire “le improvvisate”, c’è un Leone che raccoglie a pieno l’eredità di Francesco.

Non è da tutti i Papi accarezzare i cavalli o dar da mangiare (con l’apposito piattino con il mangime) ai pesci presenti nel laghetto del borgo…eppure Leone l’ha fatto, come fosse stato un gesto naturale fatto da un sacerdote qualunque, anche se in quel momento lui era il Papa: “Il Borgo Laudato si è un seme di speranza, che papa Francesco ci ha lasciato come eredità, un seme che può portare frutti di giustizia e di pace” – ha affermato il Pontefice.

Ma non è tutto: domenica 7 settembre, nel corso del suo ingresso in Piazza San Pietro sulla papamobile, per afferrare un pupazzetto lanciatogli da un gruppo di giovani presenti lì per la canonizzazione di Acutis e Frassati, Leone ha accidentalmente urtato il cameraman di telecronaca. Gli ha chiesto scusa e si è sincerato che lui stesse bene e che potesse proseguire il suo lavoro (come visto nel Video)

Diciamoci la verità…chi altro l’avrebbe mai fatto? Un “Leone” che continua a stupirci ogni giorno.