Sono passati cento anni da quando, a Pontevedra in Spagna, la Madonna chiese a suor Lucia di Fatima di diffondere la pratica dei Primi Sabati.
Oggi, due voci autorevoli della Chiesa – i cardinali Raymond Burke e Robert Sarah – invitano i fedeli a riscoprire questa devozione semplice e potente, che unisce preghiera, riparazione e promessa di pace. Nel 2025 ricorrerà il centenario di quella richiesta celeste, e in preparazione a questa ricorrenza è nato un movimento mondiale che mira a far rinascere il messaggio di Fatima con maggiore forza. L’iniziativa parte dalla Francia, ma il suo obiettivo è universale: portare il mondo a conversione e aprire la strada al trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Non si tratta di una pratica marginale, ma di una via concreta che unisce la vita spirituale personale con la missione della Chiesa nel mondo, specialmente in un tempo di tensioni e di incertezze.
Un dono dimenticato da riscoprire
Il cuore dell’iniziativa è la riscoperta della Devozione dei Primi Sabati, un impegno che Maria stessa chiese a suor Lucia nel 1925, otto anni dopo le apparizioni di Fatima. La Vergine apparve alla giovane religiosa con il Bambino Gesù e mostrò il suo Cuore circondato da spine, simbolo delle offese e delle ingratitudini che riceve ogni giorno. In quell’occasione fece una promessa speciale: chi per cinque mesi consecutivi compie la pratica dei Primi Sabati – confessione, comunione, Rosario e meditazione di un quarto d’ora sui misteri – riceverà la sua assistenza al momento della morte e tutte le grazie necessarie per la salvezza.
Non è un rito complicato, anzi, è sorprendentemente accessibile. Basta confessarsi con l’intenzione di riparare le offese al Cuore di Maria, ricevere la Comunione, recitare cinque decine del Rosario e dedicare quindici minuti alla meditazione, con spirito di amore e riparazione. Un impegno semplice, che non richiede altro se non cuore sincero e fedeltà.
Eppure, questa devozione, che contiene in sé una promessa di pace per il mondo e di salvezza personale, è stata in gran parte dimenticata. È proprio questo silenzio a muovere oggi la Chiesa: “La situazione spirituale e geopolitica del mondo è drammatica, e il Cielo attende da quasi un secolo che si risponda a questa richiesta”, ha spiegato Régis de Lassus, coordinatore dell’iniziativa internazionale.
Da qui la nascita del “Primo Sabato del Giubileo di Fatima 2025”, promosso dall’Alleanza dei Primi Sabati, una rete mondiale nata in Francia che raccoglie parrocchie, movimenti e singoli fedeli. L’obiettivo non è soltanto celebrare un anniversario, ma far sì che la devozione diventi stabile e vissuta ovunque, creando anche gruppi locali di preghiera, vere e proprie “Città del Primo Sabato”.
Il cardinale Burke, in un’omelia al Santuario di Nostra Signora di Guadalupe nel Wisconsin, ha ricordato come la Madonna insista su questa pratica come “espressione luminosa del suo amore materno”, sottolineando che non è un gesto isolato, ma una vera scuola di conversione quotidiana. Gesù stesso, apparendo a suor Lucia, aveva detto che preferiva pochi Rosari recitati con fervore piuttosto che molti recitati con indifferenza: un invito alla qualità della preghiera più che alla quantità.

Una fiamma che si accende nel mondo
Non solo negli Stati Uniti o in Francia, ma anche in Africa questa devozione sta rinascendo. Un fatto significativo è avvenuto in Burundi: per la prima volta, un’intera Chiesa nazionale si è raccolta per vivere i Primi Sabati. Oltre 10.000 fedeli hanno partecipato lo scorso maggio, testimoniando che la chiamata della Madonna può davvero unire popoli e comunità.
I cardinali Burke e Sarah non sono soli in questa missione: vescovi, rettori di santuari e monasteri stanno accogliendo con entusiasmo l’appello, segno di una sensibilità nuova che si sta diffondendo. L’Alleanza, inoltre, ha invitato i fedeli a pregare perché Papa Francesco possa celebrare i Primi Sabati durante il Giubileo del 2025, un gesto che darebbe al mondo cattolico un segnale fortissimo di obbedienza al messaggio di Fatima.
L’orizzonte non si ferma al 2025. Nel 2029 ricorrerà anche il centenario della richiesta della Madonna di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato. Secondo de Lassus, questi anni che ci separano da quella data potrebbero essere decisivi: “Il trionfo del Cuore Immacolato potrebbe realizzarsi proprio in questo tempo, ma dipende da noi, dalla nostra fedeltà e dalla nostra preghiera”.
In definitiva, il rilancio dei Primi Sabati non è solo memoria di un messaggio del passato, ma un invito concreto a vivere il presente con fede, speranza e responsabilità. È un cammino semplice, alla portata di tutti, ma capace di portare frutti immensi: la pace nei cuori, nelle famiglie e tra le nazioni.
L’appello dei cardinali Burke e Sarah è chiaro: non lasciamo cadere nel silenzio una richiesta che il Cielo ci ha fatto con amore. Se oggi il mondo appare diviso e smarrito, forse la via indicata a Fatima un secolo fa è più attuale che mai. E, come ha promesso la Madonna, “alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”.