Il Cile ha un nuovo presidente: è cattolico e padre di 9 figli

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È cattolico il nuovo presidente del Cile - medjugorje.it
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Cattolico e padre di 9 figli: è il nuovo presidente del Cile. Si preannuncia un futuro promettente sul fronte conservatore. 

José Antonio Kast è stato eletto come nuovo presidente del Cile. La sua elezione fa ben sperare il fronte conservatore perché si tratta di una figura appartenente al mondo cattolico. Kast fa parte del Movimento apostolico di Schönstatt, è quindi un cattolico praticante e dichiaratamente pro life.

È padre di una famiglia numerosa composta da 9 figli, e oltre alla sua vittoria schiacciante di buono ci sono le sue prime dichiarazioni. Ha parlato apertamente della sua fedeltà alla Chiesa cattolica e non nasconde la sua fede, anzi, la mette al centro del suo agire

Il nuovo presidente del Cile è cattolico e padre di 9 figli

Ha definito la Chiesa come “madre e maestra e ha fatto affermazioni che da parte di un politico suonano certamente ben promettenti. Non solo il suo programma mira a rassicurare la popolazione, ma sembra fondato su solide basi. Kast ha esordito il suo mandato assicurando che “senza sicurezza non c’è pace, senza pace non c’è democrazia, senza democrazia non c’è libertà. Il Cile tornerà ad essere libero dalla criminalità, libero dall’angoscia, libero dalla paura“.

Ha sottolineato l’importanza che nel Paese si riacquisti un senso di responsabilità per gli altri,  con al volontà dell’affermazione di un pieno “rispetto della legge in tutte le regioni, senza eccezioni e senza privilegi”. A tutto questo ha anche aggiunto che per lui l’avversario politico non è visto come un nemico, ma in un’ottica cristiana rimane una persona come noi, indicando perciò di credere fermamente nel rispetto della dignità della persona sempre e in ogni circostanza e di avere un approccio non aggressivo ma propositivo e diretto al bene.

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Le prime dichiarazioni del nuovo presidente del Cile – medjugorje.it

Alle dichiarazioni del neo eletto presidente se ne sono affiancate altre che contribuiscono a far comprendere la svolta e il cambiamento di rotta che si appresta a vivere il Paese. La moglie del presidente, la nuova first lady cilena, è anche lei cattolica, e in occasione della III Domenica di Avvento, la Domenica “Gaudete”, ha pubblicamente affermato che “nulla sarebbe possibile se non avessimo Dio. E questo è qualcosa che non possiamo non riconoscere”.

Dio al centro delle scelte

Si vedrà con il tempo se davvero Dio sarà messo al centro delle scelte politiche di questo nuovo presidente del Cile, ma certamente le prime dichiarazioni e reazioni fanno ben sperare in questa direzione. La Conferenza episcopale del Cile nell’esprimere le proprie congratulazioni al presidente Kast ha affermato che “gli affida il compito di guidare la nazione in tempi che richiedono lucidità, generosità e un profondo impegno per il bene comune”. 

Come una vera e propria missione con il sostegno della Chiesa locale che lo affianca perché evidentemente certa che la linea politica di Kast sarà in difesa dei valori cristiani e quindi di quelli non negoziabili. I vescovi cileni non hanno mancato, inoltre di mettere il nuovo presidente sotto la protezione della Virgen del Carmen, la patrona del Cile.

Le posizioni del nuovo presidente sono ben chiaro: c’è la difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale, la tutela della famiglia naturale e la considerazione del matrimonio come unione esclusivamente di un uomo e di una donna. Kast ha esplicitamente dichiarato che la famiglia è  “la struttura fondamentale da cui dipende la solidità o la fragilità del tessuto sociale”. 

Solo sulla questione migratoria si è espresso in dissonanza con la Chiesa, preannunciando l’espulsione dei migranti irregolari in modo netto e deciso e affermando che se la Chiesa ha una posizione di accoglienza, di solidarietà e di carità, lo Stato si occupa di “far rispettare la legge“.