Il miracolo eucaristico avvenuto pochi giorni dopo la morte di San Carlo Acutis

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Il miracolo eucaristico avvenuto pochi giorni dopo la morte di San Carlo Acutis - medjugorje.it
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San Carlo Acutis aveva ideato una mostra sui miracoli eucaristici nella storia: pochi giorni dopo la sua morte se ne verificò uno, che è tra i più studiati oggi.

È noto il legame di San Carlo Acutis con l’Eucarestia, che considerava la sua “autostrada per il Cielo”. Tanto era il suo amore per Gesù nel Santissimo Sacramento che con grande abilità, eccezionale per la sua età, il giovane “santo dei Millennial” aveva ideato una mostra online in cui erano raccolte accuratamente  le storie e le immagini della gran parte dei miracoli eucaristici accaduti nei secoli.

Pochi giorni dopo la morte di colui che sarebbe stato tanto venerato in tutto il mondo e canonizzato lo scorso 7 settembre, si è verificato un altro miracolo eucaristico, che essendo avvenuto in epoca contemporanea è stato tra i più studiati scientificamente. Si tratta del famoso miracolo eucaristico di Tixtla in Messico.

Il miracolo eucaristico di Tixtla, pochi giorni dopo la morte di San Carlo Acutis

Il giovane Santo, morto a causa di una leucemia fulminante, ha lasciato questa terra il 12 ottobre 2006. Solo pochi giorni dopo, esattamente il 22 ottobre in Messico, nella cittadina di Tixtla il Signore ha lasciato un segno visibile della sua presenza in un miracolo eucaristico. Durante la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di San Martino di Tours celebrata da padre Raymondo Reyna Esteban, al momento della distribuzione della Comunione, una suora, ministra straordinaria dell’Eucarestia, all’improvviso si ferma.

Ha in mano il ciborio con le particole consacrate quando vede un’ostia macchiata di sangue. Subito interrompe la distribuzione e la mostra al sacerdote e subito si comprende che si tratta di un miracolo. Il sacerdote senza esitazione mostra ai fedeli l’ostia insanguinata intonando un canto messicano a Cristo Re.

gli studi sul miracolo eucaristico di Tixtla
I risultati degli studi sul miracolo eucaristico di Tixtla – medjugorje.it

La commozione è enorme tra i fedeli che sono numerosi, in una chiesa piena per la messa domenicale. Nelle settimane successive la diocesi istituisce una commissione di inchiesta. Il riconoscimento ufficiale del miracolo avverrà solo alcuni anni dopo, il 12 ottobre 2013. Anche questa coincidenza fa correre il pensiero a San Carlo Acutis, nella data della sua morte e ora della sua memoria liturgica.

Le ricerche scientifiche e le coincidenze tanto significative

Negli anni che precedono il riconoscimento del miracolo sono state effettuate approfondite e minuziose ricerche scientifiche. Il miracolo eucaristico di Tixtla risulta tra i più studiati della storia essendo accaduto in questa epoca in sui sono a disposizione strumenti di indagine così accurati e innovativi.

Ciò che emerso dagli studi, oltre a confermare la reale natura miracolosa dell’evento, svela tanti importanti elementi che vanno a coincidere con quelli di altri miracoli eucaristici avvenuti nel corso della storia e con reliquie come la Santa Sindone.

Innanzitutto si è decretato che il sangue comparso sull’ostia contiene tracce di emoglobina e DNA umani. Il gruppo sanguigno al quale appartiene è AB positivo, lo stesso che è stato riscontrato nel miracolo eucaristico di Lanciano e nella Sacra Sindone di Torino.

Da studi condotti da eminenti esperti forensi ed effettuati con metodologie diverse si è constatato che la sostanza ematica proviene dall’interno dell’ostia e non è in alcun modo stata inserita esternamente. Un’analisi microscopica di ingrandimento e penetrazione ha rivelato che la parte superiore del sangue si è coagulata nell’ottobre 2006. Nonostante questo però gli strati sottostanti interni nel 2010 risutlavano di sangue fresco.

Sono stati trovati globuli bianchi e rossi e macrofagi in azione che fagocitano lipidi.  Nel modo esatto in cui accade ad un tessuto vivo c’è presenza di lacerazione con meccanismi di recupero.
Tra i numerosi elementi strettamente scientifici che determinano la natura miracolosa quello che forse colpisce di più e che certamente risulta il più commovente, è che dagli studi di immunoistochimica si è scoperto che il
tessuto del materiale ematico corrisponde al muscolo del cuore, ovvero il miocardio.

Come sottolinea il dott. Franco Serafini, cardiologo e autore di approfonditi studi su vari miracoli eucaristici tra cui questo, un altro elemento che fa molto riflettere è che nel tessuto cardiaco si riscontra la presenza di leucociti che indicano uno stato infiammatorio, quello che indica un trauma da forte stress emotivo, perfettamente corrispondente a quello vissuto da Gesù nella Passione.