Il profondo legame di Pier Giorgio Frassati con l’Eucarestia esempio ieri come oggi

Menu Medjugorje Dinamico
Pier Giorgio Frassati e l'Eucarestia Pier Giorgio Frassati e l'Eucarestia
Pier Giorgio Frassati e il suo speciale legame con l'Eucarestia - medjugorje.it
Canale WhatsApp Iscriviti subito!
Canale Telegram Iscriviti subito!

Il Beato Pier Giorgio Frassati, che sarà canonizzato a breve, aveva un legame profondo e speciale con Gesù Eucarestia: da qui scaturiva la sua forza e la sua santità.

Il 7 settembre il Beato Pier Giorgio Frassati diventerà ufficialmente Santo, nella cerimonia di canonizzazione che lo vedrà salire agli onori degli altari insieme ad un altro grande giovane santo, Carlo Acutis. Modello per i giovani, Frassati si pone come esempio di vita cristiana possibile da vivere negli anni della gioventù, quando si fanno i primi passi nel mondo prima di avvicinarsi all’età adulta, con tutte le difficoltà che questa specifica fase comporta.

Giovane d’altri tempi, certo, perché vissuto agli inizi del secolo scorso, ma non per questo alieno da tutte le dinamiche che negli anni in cui le emozioni giovanili prorompono nell’animo spesso ci si allontana dalla fede. Capitava anche a quei tempi, seppure in misura minore e diversa da adesso. Pier Giorgio Frassati è un modello anche per i giovani del nostro tempo perché al centro del suo agire e della sua spiritualità c’era qualcuno di unico ed eterno: Gesù Eucarestia. 

Pier Giorgio Frassati e l’Eucarestia: un legame speciale che spiega la sua santità

Di Pier Giorgio Frassati si è detto e scritto tanto e sono molte le sfaccettature attraverso cui la sua figura viene analizzata, tanto più in quest’ultimo periodo che precede la sua canonizzazione. Questo bellissimo ragazzo morto a soli 24 anni per una malattia dal decorso rapido e inatteso è stato descritto in mille modi. Si è sottolineato il suo carattere gioviale e allegro, il suo grande amore per la vita, l’attitudine allo sport, la sua passione per la montagna dove faceva lunghe e articolate escursioni e si cimentava come alpinista.

Si è evidenziato il suo elevato senso dell’amicizia, la sua appartenenza a varie associazioni, il suo pensiero politico, la sua attenzione per i poveri e la sua generosità nel donare con continue elemosine personali, facendo anche sacrifici, e la sua collaborazione con le Conferenze di San Vincenzo. Ma spesso si tralascia dal puntare lo sguardo sull’elemento principale: da dove traeva orgine tutto questo? Da cosa era alimentato il suo essere cristiano?

Frassati, come viveva il suo rapporto con l'Eucarestia?
Pier Giorgio Frassati e il suo profondo amore per l’Eucarestia – medjugorje.it

La risposta è semplice: dal rapporto intimo e profondo con Gesù nel Santissimo Sacramento. L’Eucarestia era al centro della sua vita, con essa aveva un legame speciale. L’adorazione di Gesù Sacramentato era basilare, fondamento della sua spiritualità, motore delle sue azioni.

Un amore totale che illumina la vita

Dalle biografie di Frassati si apprende che a 17 anni aveva intrapreso la pratica di andare a Messa tutti i giorni e quindi di fare la Comunione quotidianamente. Questo incontro continuo e ravvicinato con Gesù era un nutrimento essenziale. Fu anche sconsigliato ad a ricevere l’Eucarestia ogni giorno. La madre non era d’accordo perché temeva che in quel modo l’Eucarestia potesse diventare per il figlio solo un’abitudine.

Dopo aver fatto la Comunione non tralasciava mai un tempo di ringraziamento: era il periodo privilegiato del dialogo a tu per tu con il Signore vivo e presente, un tempo sacro che lui viveva appieno, senza lasciarsi sfuggire le infinite grazie che da questo scaturiscono.

Vari testimoni hanno sempre raccontato che all’atto della Comunione o durante l’adorazione del Santissimo Sacramento il suo volto appariva come trasfigurato. Era già bello, ma assumeva un aspetto ancor più radioso, la sua bellezza in quel momento era molto più raggiante.  Lo stesso avveniva quando faceva le adorazioni eucaristiche.

l'Eucarestia alla base della santità di Frassati
Il rapporto con l’Eucarestia alla base della santità di Pier Giorgio Frassati – medjugorje.it

Spesso faceva da ministrante e serviva la Messa. Anche in questo caso la sua attenzione era tutta interamente focalizzata su Gesù e seguiva con estremo interesse ogni minimo gesto del sacerdote. Al momento della consacrazione eucaristica i suoi occhi erano rivolti fissi sull’Ostia. Guardava quel pane che all’apparenza è pane ma si trasforma in Gesù ed era pienamente coinvolto nel mistero, rapito ed estasiato.

Gradiva che ci si inginocchiasse davanti al Santissimo e lo faceva notare pacatamente e amorevolmente quando questo non avveniva attorno a lui.

Questo giovane, pieno di interessi nella vita che viveva attivamente, era però consapevole della grandezza davanti a cui si trovava. Viveva pienamente la Comunione, nel vero significato che questa ha. Avvertiva profondamente, con la mente e con il cuore, che Gesù si donava a lui senza riserve con tutti i tesori del paradiso e questo rapporto costantemente alimentato è stato la base di tutto il suo essere e lo ha portato alla santità.