Il Santo Rosario ha una storia antica e profondamente radicata nella tradizione della Chiesa Cattolica Romana.
La sua origine è tradizionalmente attribuita a San Domenico di Guzmán (1170-1221), fondatore dell’Ordine dei Domenicani. Secondo la tradizione, la Vergine Maria gli sarebbe apparsa nel 1214, donandogli questa preghiera come arma spirituale per combattere le eresie, in particolare quella albigese. La diffusione di questa devozione fu favorita dal Beato Alain de la Roche, un domenicano del XV secolo, che contribuì a strutturarne l’uso.
La Diffusione del Rosario e la Sua Evoluzione Storica
Dopo il Concilio di Trento (1545-1563), il Rosario si diffuse ampiamente tra i fedeli. Era considerato una “devozione divinissima” da San Carlo Borromeo e un “flagello dei demoni” da Papa Adriano VI. Nel 1571, il Papa Pio V, appartenente all’Ordine Domenicano, istituì la festa di Nostra Signora del Rosario in ringraziamento per la vittoria cristiana nella battaglia di Lepanto contro i turchi.
Il termine “rosario” deriva da un’usanza medievale in cui si ponevano corone di rose sulle statue della Vergine Maria, simbolo delle preghiere offerte a Lei. Da qui nacque l’idea di usare una collana di grani per guidare la meditazione.
Nel tempo, la struttura del Rosario ha subito diverse evoluzioni. Nel XIV-XV secolo si stabilizzò la suddivisione in tre serie di 50 Ave Maria, corrispondenti ai Misteri Gaudiosi, Dolorosi e Gloriosi. Nel XVI secolo, Papa Pio V lo ufficializzò il Santo Rosario, inserendolo nella liturgia dopo la battaglia di Lepanto. Infine nel 2002 Papa Giovanni Paolo II aggiunse i Misteri della Luce, portando i misteri a 20.

Struttura e Modalità di Recita del Rosario
Il Rosario è composto da 20 misteri (eventi significativi della vita di Cristo e di Maria), suddivisi in quattro gruppi di cinque misteri ciascuno. Ogni corona prevede la meditazione su cinque misteri e la recita di cinquanta Ave Maria divise in gruppi di dieci.
La recita del Rosario segue un ordine preciso:
1. Segno della Croce
2. Invocazione iniziale: “O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto”
3. Preghiere iniziali:
– Credo
– Padre Nostro
– Tre Ave Maria (per chiedere fede, speranza e carità)
– Gloria al Padre
4. Meditazione dei misteri, con ogni decina composta da:
– Un Padre Nostro
– Dieci Ave Maria
– Un Gloria al Padre
– Facoltativamente, la Preghiera di Fatima o il Requiem aeternam per i defunti
5. Conclusione:
– Salve Regina
– Un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria al Padre secondo le intenzioni del Papa
– Eventuali preghiere facoltative come le Litanie Lauretane, la Preghiera a San Giuseppe, la Preghiera a San Michele, la Preghiera al Cuore Immacolato di Maria o il Sub tuum praesidium
Se presente, il sacerdote può impartire la benedizione; in sua assenza, si recita la formula: “Il Signore ci benedica, ci protegga da ogni male e ci conduca alla vita eterna”
– Segno della Croce
La preghiera può essere recitata individualmente o comunitariamente, ed è comune nelle parrocchie e nelle comunità religiose. Durante gli incontri internazionali, viene recitata in latino per facilitare la comprensione tra fedeli di diverse lingue.
Oggi il Rosario è una delle preghiere più amate nella Chiesa Cattolica e ha un forte legame con le apparizioni mariane. A Lourdes, Fatima e Medjugorje, la Madonna ha esortato i fedeli a recitarlo quotidianamente per ottenere pace e conversione. La sua importanza spirituale continua a essere centrale nella vita della Chiesa e dei fedeli.