Il brano del Vangelo di oggi ci porta all’interno del grande mistero della morte che non è fine, ma inizio.
Gesù consola i suoi discepoli prima della sua Passione, assicurando loro che la morte non è la fine, ma l’inizio di una comunione piena con Lui nella casa del Padre. Il turbamento dei discepoli trova risposta nella fede: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”. La promessa di un posto preparato in cielo ci parla della speranza cristiana, fondata sull’amore e sulla fedeltà di Cristo. E con parole solenni, Gesù si rivela come l’unico cammino al Padre: “Io sono la via, la verità e la vita”.
Dal Vangelo secondo Giovanni 13,16-20
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

La riflessione sul Vangelo di oggi
Gesù si presenta come il Consolatore per eccellenza. La sua esortazione: «Non sia turbato il vostro cuore» (Gv 14,1), è un invito alla fiducia totale in Lui. In un mondo pieno di incertezze, dolore e paura, Cristo ci offre una speranza certa: la vita eterna con Lui, nella casa del Padre. Il Catechismo della Chiesa Cattolica conferma che «la speranza è l’ancora della nostra anima» (CCC 1820), fondata sulle promesse di Cristo e sostenuta dalla grazia dello Spirito Santo.
La rivelazione di Gesù come «la via, la verità e la vita» (Gv 14,6) è centrale nella fede cristiana. Egli non ci indica semplicemente una strada, ma si offre come la Strada stessa: seguire Lui significa entrare nella verità e nella vita. Questa affermazione esprime la sua unicità come mediatore tra Dio e l’uomo, come afferma anche San Paolo: «Uno solo infatti è il mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù» (1Tm 2,5).
Il Catechismo insegna che «la via di Cristo conduce alla vita; una via contraria conduce alla perdizione» (CCC 1696). In Gesù troviamo la verità che libera (cf. Gv 8,32) e la vita in abbondanza (cf. Gv 10,10). La sua promessa di “molte dimore” nella casa del Padre (Gv 14,2) è segno della misericordia e dell’amore inclusivo di Dio che vuole tutti salvi (cf. 1Tm 2,4).
Tommaso rappresenta ogni credente in ricerca: nel suo dubbio, riceviamo una delle dichiarazioni più luminose del Vangelo. Seguire Cristo, accoglierlo nella fede e vivere secondo i suoi comandamenti ci conduce con certezza alla comunione eterna con il Padre.