Il brano del Vangelo di oggi ci apre alla comprensione profonda dell’Eucaristia, rivelazione centrale per la fede cristiana.
Ancora una pagina molto intensa e piena di significati dove Giovanni prosegue nella sua spiegazione e certificazione della vera identità del Cristo, della natura divina della sua missione di redentore del mondo. É lo scopo di tutto il suo Vangelo raccontare segni non per cronaca ma affinché tutti possano credere in Gesù come Figlio di Dio perché solo per mezzo di questa fede possiamo ottenere la Vita Eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni 6,44-51
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

La riflessione sul Vangelo di oggi
Gesù afferma con chiarezza: «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre». La fede, dunque, non è frutto soltanto dell’iniziativa umana, ma è dono gratuito di Dio. È il Padre che, nella sua misericordia, attira i cuori alla verità del Figlio. Come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica, “la fede è un dono di Dio, una virtù soprannaturale infusa da lui” (CCC 153).
Proseguendo, Gesù cita i profeti: «Tutti saranno istruiti da Dio» (cfr. Is 54,13). In questa parola si manifesta la nuova alleanza, nella quale lo Spirito Santo insegna interiormente a riconoscere Cristo come il Figlio inviato dal Padre (cf. Gv 16,13). Chi ascolta veramente il Padre — cioè chi apre il cuore alla verità — è condotto a Gesù, perché il Figlio è l’unica via al Padre (cf. Gv 14,6).
«Chi crede ha la vita eterna»: è questa la promessa centrale del Vangelo. La fede in Cristo non è solo adesione intellettuale, ma un’unione viva con Lui, una comunione che introduce già ora nella vita eterna (cf. CCC 161).
Gesù rivela quindi il mistero eucaristico: «Io sono il pane della vita». A differenza della manna data nel deserto, che non ha salvato dalla morte (cf. Es 16), il vero Pane disceso dal cielo dà la vita eterna. «Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo»: parole che prefigurano l’istituzione dell’Eucaristia, in cui Gesù dona realmente il suo Corpo per la salvezza dell’umanità (cf. Mt 26,26; CCC 1337-1340).
L’Eucaristia, fonte e culmine della vita cristiana (CCC 1324), è quindi la partecipazione sacramentale al mistero della salvezza. Nutrendoci del Corpo di Cristo, riceviamo già su questa terra un anticipo della risurrezione e della vita eterna, promessa da Cristo stesso: «Io lo risusciterò nell’ultimo giorno».