La scoperta è importante e sensazionale: in Turchia sono stati ritrovati alcuni pani eucaristici risalenti ai secoli VII e VIII.
Siamo abituati ad adorare Gesù nell’Ostia consacrata e a riceverlo nelle piccole particole bianche e sottili, ma molti secoli fa si usavano i pani eucaristici. Prima dell’introduzione delle ostie, Gesù si faceva realmente vivo e presente nel pane che il sacerdote consacrava durante la Messa, che aveva una forma appunto diversa da quella di oggi.
Recentemente c’è stata una importantissima e clamorosa scoperta: un numero di 5 pani eucaristici, che risalgono ad un periodo racchiuso tra il VII e l’VIII secolo, sono stati rinvenuti e sono quindi delle preziose reliquie oltre che una scoperta archeologica degna di nota.
I pani eucaristici ritrovati in Turchia: importante scoperta archeologica che ci racconta la fede del passato
In una zona delle colline della provincia di Karaman, in Turchia, esattamente a Topraktepe, l’antica città bizantina di Eirenopolis, gli archeologi hanno rinvenuto ben 5 pani eucaristici che soprendentemente si trovano in buone condizioni di conservazione. Questo si pensa sia stato possibile grazie alle condizioni ambientali del sito. Uno di questi pani ha impressa un’immagine di Cristo.
C’è anche una iscrizione in greco riportata su su cui è scritto: “Con i nostri ringraziamenti al Beato Gesù“. Le raffigurazioni decorative che vi sono impresse non solo quelle che ci si aspetterebbe. Il Signore non è rappresentato come Pantocrator, o nell’atto di benedire, ma in quello di seminare il terreno.

È un Cristo seminatore e contadino quello che veniva raffigurato a quei tempi. Anche questo elemento ci fa conoscere dettagli e sfaccettature della fede di quell’epoca. Negli altri 4 pani eucaristici il motivo rappresentato sono delle croci, quelle tipiche di Malta, elementi che si riferiscono ai rituali cristiani antichi relativi al pane eucaristico.
Un ritrovamento che arricchisce la conoscenza
L’importanza di questo ritrovamento è evidente perché arricchisce la conoscenza delle pratiche cristiane nelle aree provinciali dell’impero bizantino. In quelle zone e in quel tempo la liturgia non era solo patrimonio delle grandi città, ma, come si evince anche da questi dettagli, penetrava in modo profondo e pregnante nella vita quotidiana delle comunità rurali.
L’attività contadina aveva un ruolo preponderante e questo si può notare anche attraverso le decorazioni di un elemento così prezioso come il pane eucaristico. La rappresentazione di Gesù come contadino aveva il senso di richiamare al collegamento biblico tra il lavoro dell’uomo e la benedizione divina. I temi, da sempre cari alla tradizione cristiana, della cura della terra e del lavoro dell’uomo trovano nel pane il simbolo di questo oltre che ovviamente elemento del corpo di Cristo, in cui il Signore rinnovando il suo sacrificio si fa presente.
Ciò che ha consentito la conservazione di questi pani durante un lasso di tempo così ampio è che sono stati carbonizzati. Allo studio è ora la composizione di questi pani: è stato riscontrato che si tratta di pane fatto con farina d’orzo e si cerca di individuare anche il preciso processo di preparazione e di cottura che avveniva. Tutti questi dati contribuiscono ad ampliare la conoscenza della diffusione del culto eucaristico in Anatolia nelle province dell’impero bizantino, aggiungeno ulteriori tasselli alle informazioni in possesso degli studiosi finora.