In aumento in Europa le conversioni dall’Islam al Cristianesimo

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In aumento le conversioni dall'Islam al Cristianesimo - medjugorje.it
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Cresce il numero di conversioni dall’Islam al Cristianesimo che avvengono in Europa: un nuovo trend che sembra svilupparsi con dati visibili. 

Nonostante non ce ne sia tanta notizia e il fenomeno appare ancora molto sotto traccia, le conversioni dall’Islam al Cristianesimo in Europa sono in aumento e sembra un trend in netta crescita. Molti dei musulmani convertiti sono costretti a nascondere la loro fede per timore di rappresesaglie e persecuzioni più o meno esplicite sia nei loro Paesi d’origine che in quelli europei in cui risiedono.

Sono forti le pressioni legali e sociali che ricevono. La conversione dall’Islam rappresenta ancora un rischio significativo per molte persone. Sono di vario tipo i problemi in cui incorrono e sono di grande entità.

Musulmani che si convertono al Cristianesimo: sempre di più in Europa

La situazione dei musulmani che si convertono al Cristianesimo non è per niente facile. Spesso devono evitare di frequentare le chiese della loro zona per non essere visti. Alcuni dichiarano pubblicamente il loro ateismo, ma non di aver abbracciato il cristianesimo. Hanno paura di tornare nei loro paesi d’origine, dove l’apostasia è punita con la prigione o la morte.

Le pressioni familiari e comunitarie sui convertiti sono notevoli e sono presenti anche se gli ex musulmani vivono in società democratiche come i Paesi europei. Si fingono atei, dunque, una condizione che è meno perseguitata, e si recano in chiese molto distanti, queste tra le situazioni più frequenti.

conversioni dei musulmani al cristianesimo
In crescita i musulmani convertiti al Cristianesimo – medjugorje.it

 Stilum Curiae riporta i dati che riguardano la condizione in Italia e annotano questi comportamenti come quelli più adottati. Recarsi nei Paesi natali è qualcosa che a volte diventa altamente rischioso: si teme anche che i musulmani per ritorsione possano bloccare e impedire anche attraverso azioni burocratiche il ritorno poi in Europa. 

Persecuzioni sommerse e poco conosciute

Si tratta pertanto di una realtà di persecuzioni che è sommersa e poco o per niente conosciuta. Per garantire una protezione ai convertiti anche la Chiesa cattolica si trova a collaborare e perciò, registra i battesimi quando avvengono, ma evita di commentare pubblicamente la portata del fenomeno e dare i numeri di quanti effettivamente siano.

Questo serve a proteggere e non destare l’attenzione per non scatenare l’avversione da parte dei musulmani che si può tradurre in azioni persecutorie più o meno violente. Questo atteggiamento è adottato anche dalla Chiesa Evangelica, come quella della Santissima Trinità di Berlino-Steglitz, in Germania, dove sono stati registrati oltre 1.200 battesimi di ex musulmani provenienti da Iran e Afghanistan entro il 2016, ma la notizia non è stata molto pubblicizzata.

Interessante è anche il caso della Finlandia, dove centinaia di rifugiati provenienti dal Medio Oriente si sono convertiti alla Chiesa Evangelica Luterana. Le ricerche indicano un aumento delle conversioni in tutto il mondo, da 200.000 che erano negli anni ’50 ai 10 milioni nel decennio che precede il 2025.

Nonostante non ci siano statistiche più dettagliate in Europa, si sa per certo che sono migliaia di casi all’anno in Germania e Italia. Il fenomeno è in aumento tra i migranti e molti convertiti rimangono attivi nelle parrocchie nonostante il rifiuto della residenza.

Contro le piaghe del secolarismo e del fondamentalismo le conversioni di questi musulmani rappresentano sicuramente un grande e positivo dono e Stilum Curiae sottolinea che questi nuovi cristiani possono rafforzare la fede europea.