Inghilterra, boom di preti convertiti al cattolicesimo negli ultimi 30 anni: un terzo era anglicano

Un sacerdote su tre, tra quelli ordinati negli ultimi 30 anni, è un anglicano convertito Un sacerdote su tre, tra quelli ordinati negli ultimi 30 anni, è un anglicano convertito
Un sacerdote su tre, tra quelli ordinati negli ultimi 30 anni, è un anglicano convertito-medjugorje.it
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Uno studio ha posto in evidenza un sorprendente cambio di tendenza che ha preso piede negli ultimi 30 anni. 

Un terzo dei nuovi sacerdoti ordinati negli ultimi tre decenni, proviene da fede anglicana. Da una ricerca realizzata dalla St Barnabas Society con gli studiosi del Benedict XVI Centre, è emerso che tra i nuovi preti, ordinati tra il 1992 e il 2024, 491 sono sacerdoti anglicani che si sono convertiti al cattolicesimo.

Di questi, 339 sono nelle diocesi di Inghilterra e Galles, e 115 nell’Ordinariato, ossia una struttura realizzata da Benedetto XVI proprio per far sì che fossero accolti i preti anglicani che vogliono convertirsi alla religione cattolica. In sostanza, lo studio rileva come il 35% dei nuovi sacerdoti cattolici, nel suddetto lasso di tempo, siano ex anglicani.

Si tratta di un dato davvero molto significativo, che segna una potente e inaspettata crescita del cattolicesimo in Inghilterra.

Dettagli sullo studio della St Barnabas Society: cos’è cambiato davvero negli ultimi 30 anni?

Lo studio ha approfondito la questione a partire dal 1992, quando, al termine di un Sinodo, la Chiesa anglicana aveva aggiornato le proprie regole. Si era deciso di optare per un’apertura al sacerdozio, anche per le donne.

Un sacerdote su 3 è un anglicano convertito
Un sacerdote su 3 è un anglicano convertito-medjugorje.it

Da quanto si apprende, lo studio fa notare come questo importante cambiamento, a livello dottrinale, potrebbe, tra gli altri, aver in qualche modo influito sulla decisione di molti preti, di passare al cattolicesimo. E ci sarebbe stato un primo picco nel 1994, quando l’ipotesi del sacerdozio femminile divenne realtà.

Un altro boom di conversioni, si ebbe, invece, nel 2009, quando Benedetto XVI decise di facilitare ulteriormente il passaggio dal sacerdozio anglicano a quello cattolico con l’Anglicanorum coetibus.

Il fatto che vi siano state tutte queste conversioni, portando a un esodo notevole da anglicanesimo a cattolicesimo da parte di alcuni sacerdoti, fa pensare a possibili errori che abbiano contribuito a questo flop.

Forse per inseguire le mode culturali, o forse per aver cambiato aspetti di dottrina e morale per aggiornarsi ai tempi moderni? Quel che fa riflettere è anche questa perdita di identità importante, per cui, coloro che vogliono maggiore trasparenza, stabilità e solidità, decidono di convertirsi al cattolicesimo.

Una cosa è sicura ed è che il cristianesimo in Europa, pur se sta attraversando momenti difficili, è ancora vivo, e la Chiesa cattolica è forte e resistente, rispetto a molte altre confessioni. Quello che sta accadendo all’anglicanesimo fa riflettere sul fatto che adattarsi troppo a certe mondanità possa far perdere consistenza alla dottrina, per cui molti emigrano per nuovi lidi. Infine, se una fede è solida, coerente e radicata, proseguire nell’essere anche più attrattiva.