La benedizione sacerdotale ha una potenza grandissima. Lo apprendiamo anche dalle rivelazioni private della Serva di Dio Teresa Neumann.
Tra i tanti doni che riceviamo da parte dei sacerdoti c’è anche quello della benedizione, ma il suo reale significato e soprattutto la sua immensa importanza non è ben conosciuto. Molto spesso si ignora quando sia davvero grande la potenza della benedizione sacerdotale.
La si considera come un augurio di bene da parte del sacerdote, come un’azione limitata alla sua figura e alle sue intenzioni. Ma in realtà è tutt’altro, perché dietro la benedizione che viene impartita dal sacerdote c’è molto di più: c’è Gesù. È quanto ha rivelato il Signore stesso alla mistica tedesca Teresa Neumann, di cui è in corso il processo di beatificazione con la causa avviata dal card. Gerard Ludwig Muller.
La benedizione sacerdotale spiegata da Gesù alla mistica Teresa Neumann
C’è un testo molto esplicativo che aiuta a comprendere appieno cosa sia effettivamente la benedizione sacerdotale e quale sia il potere che riveste e la funzione che svolge. Per capire questa realtà di fede si può attingere a quanto disse Gesù a questa veggente nata e vissuta a Konnerseuth tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
Mistica e veggente tedesca, la Neumann ebbe numerose rivelazioni private e fu depositaria di straordinari doni soprannaturali. Aveva il dono della bilocazione, partecipava con le stigmate ai dolori della Passione di Cristo, ed era stata dotata del carisma della profezia e della xenoglossia.

La donna, che a causa di una grave malattia visse straordinariamente e prodigiosamente per molti anni senza alimentarsi, ma cibandosi esclusivamente dell’Eucarestia, condivise le rivelazioni che le fece il Signore stesso circa l’importanza della benedizione data dai sacerdoti.
Le sue parole sono molto esplicative e inondano l’anima di gioia nell’apprendere quale dono sconfinato ci viene elargito ogni volta che un sacerdote ci benedice.
Rugiada celestiale per l’anima
Le parole di Gesù a Teresa Neumann sono chiare: “Cara figlia, voglio insegnarti a ricevere la Mia Benedizione con fervore. Cerca di capire che qualcosa di grande ha luogo quando ricevi la benedizione da un mio sacerdote. La benedizione è uno straripamento della mia Divina Santità. Apri la tua anima e lascia che diventi santa attraverso la mia benedizione. Essa è rugiada celestiale per l’anima, attraverso la quale tutto ciò che viene fatto può essere fruttuoso. Tramite il potere di benedire, ho dato al sacerdote il potere di aprire il tesoro del Mio Cuore e di riversare una pioggia di grazie sulle anime“.
Il punto cruciale è essenzialmente questo: “Quando il sacerdote benedice, Io benedico. Allora una sterminata corrente di grazie fluisce dal Mio Cuore all’anima fino a riempirla completamente“, dice Gesù. Il sacerdote in virtù del suo Ordine sacro, quando impartisce la benedizione, così come quando amministra i sacramenti, agisce in persona Christi ovvero nella persona di Cristo, non in modo simbolico, ma fattivo. È Gesù stesso che agisce tramite il suo sacerdote.

Nella rivelazione alla mistica Gesù continua spiegando: “Attraverso la mia benedizione ricevi la grazia di amore e di aiuto per l’anima e per il corpo. La mia Santa Benedizione contiene tutto l’aiuto che è necessario all’umanità. Per mezzo di essa ti è data la forza e il desiderio di cercare il bene, di sfuggire il male, di godere della protezione dei Miei figli contro i poteri delle tenebre. È un grande privilegio quando ti è concesso di ricevere la benedizione“.
Un dono sconfinato di cui ringraziare
È evidente, quindi, quanto la benedizione sacerdotale sia una dono sconfinato verso cui provare una sconfinata gratitudine. C’è da riflettere anche su quanto Gesù ha rivelato ancora alla mistica tedesca. A quanto detto aggiunse: “Ogni volta che tu sei benedetta, sei unita più strettamente a Me, santificata di nuovo, risanata e protetta dall’Amore del mio Sacro Cuore. Spesso Io tengo nascosti i risultati della mia Benedizione in modo che siano conosciuti soltanto nell’eternità. Spesso sembra che le benedizioni non abbiano risultato, invece è meravigliosa la loro influenza; anche i risultati apparentemente infruttuosi sono una benedizione ottenuta attraverso la Santa Benedizione; questi sono i misteri della mia Provvidenza che non desidero manifestare. Le Mie Benedizioni molte volte producono effetti sconosciuti all’anima“.
Il Signore conclude poi specificando che l’accoglienza della benedizione deve essere in un cuore umile. È solo lì che possono esser ricevute le grazie che lui desidera ardentemente concedere. E chi riceve la benedizione è rivestito anche di una missione. Gesù dice infatti a Teresa: “Sii una figlia della benedizione, allora tu, tu stessa sarai una benedizione per gli altri“.