Le frasi di San Carlo Acutis per lasciarsi ispirare nella vita di ogni giorno

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San Carlo Acutis: alcune delle sue frasi più celebri - medjugorje.it
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San Carlo Acutis è tanto amato e modello per i giovani, ma non solo: ecco alcune delle sue frasi più celebri che possono ispirarci quotidianamente. 

Si festeggia oggi la prima memoria liturgica di San Carlo Acutis, canonizzato lo scorso 7 settembre da papa Leone XIV. Il giovanissimo Santo che si pone come modello in particolare per gli adolescenti, ma in generale per chiunque perché indica come raggiungere la santità nella vita concreta di tutti i giorni amando il Signore in modo semplice e profondo.

Con una sapienza straordinaria, quella che viene dalla fede, questo quindicenne, che prima di lasciare il mondo per una leucemia fulminante, ha illuminato con il suo esempio chi era attorno a lui mostrando come si possa vivere una vita autenticamente cristiana anche da giovanissimi. Le sue parole risuonano come fonte di ispirazione e sono molto incisive perchè esprimono un rapporto d’amore vivo con il Signore. 

San Carlo Acutis: le sue frasi più incisive per ispirarci quotidianamente

Usare le frasi di San Carlo Acutis, meditarle e condividerle con gli altri aiuta a immettersi in una forma mentis in cui c’è Dio al primo posto. Ed è proprio “Non io, ma Dio“, una delle sue espressioni più famose e pregnanti. Con l’intnsità aforistica esprime l’atteggiamento basilare a cui è chiamato un cristiano: rinnegare se stesso e mettere al centro quel Dio Trinità e Amore che è il tutto.

Carlo Acutis nutriva la sua relazione con Gesù attraverso la partecipazione quotidiana alla Santa Messa e con l’adorazione eurcaristica. È lì che il Signore è realmente presente, vivo, e si dona a noi. Lo aveva capito bene perchè diceva: “L’Eucarestia è la mia autostrada per il Cielo“. Adorando Gesù eucaristico, nutrendosi della sua presenza nella Comunione in cui lui entra nel nostro corpo e nella nostra anima, si sviluppa e si mantiene un’unione che, per grazia, può diventare sempre più profonda.

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Le frasi di Sab Carlo Acutis da cui lasciarsi ispirare – medjugorje.it

E quando ci si allontana dal Signore bisogna tornare a Lui nell’abbraccio della sua misericordia attraverso il sacramento della Confessione, che è bene sia fatta frequentemente, come consigliava anche San Carlo. Per far comprendere la grandezza di questo dono diceva: “La nostra anima è come una mongolfiera. Se per caso c’è un peccato mortale, l’anima ricade a terra. La confessione è come il fuoco (sotto il pallone)…È importante confessarsi spesso“.

Desiderio di santità e via per realizzarlo

Anche con le sue parole San Carlo Acutis ha mostrato come fosse forte in lui il desiderio di santità, ovvero della vita eterna alla vista di Dio. E le sue intuizioni, certamente ispirate dallo Spirito Santo, lo hanno portato a comprendere e ad indicare quale fosse la via per realizzare questo profondo desiderio del cuore.

L’unica cosa che dobbiamo chiedere a Dio nella preghiera è la voglia di essere santi”, diceva, infatti. Si tratta, perciò, di chiedere i doni dello Spirito più che i nostri bisogni, che il Signore conosce e sa qual è il nostro bene meglio di noi. È al Cielo che dobbiamo puntare. Lo ricordava, San Carlo, dicendo: “La nostra meta deve essere l’infinito, non il finito. L’Infinito è la nostra Patria. Da sempre siamo attesi in Cielo”.

Con la prospettiva della vita eterna in Dio, San Carlo non temeva la morte. In un video che aveva registrato poco tempo prima di ammalarsi aveva preannunciato di essere destinato a morire, e riguardo la morte usava esortare a non aver paura. Diceva: “Non abbiate paura perché con l’incarnazione di Gesù, la morte diventa vita, e non c’è bisogno di scappare: nella vita eterna ci aspetta qualcosa di straordinario“.

Quando la malattia gli si è presentata davanti in tutta la sua gravità ha concluso la sua vita offrendo le sue sofferenze. Ha detto infatti alla mamma: ““Offro le sofferenze che dovrò patire al Signore per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare diritto in Paradiso“.