Papa Leone XIV ha incontrato Roberto Benigni nel Palazzo Apostolico e ha visto in anteprima alcune parti del nuovo monologo dell’artista.
“Che bello, parla di amore“. Con queste parole Papa Leone XIV ha voluto complimentarsi con il noto attore e regista Roberto Benigni per il suo nuovo lavoro. Si tratta di ‘Pietro, un uomo nel vento’, il monologo del celebre artista toscano che verrà trasmesso da Rai in prima serata il prossimo 10 dicembre. Il Santo Padre ha potuto gustarsi alcuni estratti di ‘Pietro, un uomo nel vento’, presentato in anteprima mondiale alla stampa nella mattinata di giovedì 4 dicembre al Museo MAXXI di Roma.
Leone XIV ha incontrato Roberto Benigni nel pomeriggio di giovedì al Palazzo Apostolico. Il Santo Padre e l’attore italiano hanno così potuto confrontarsi su vari argomenti: non poteva ovviamente mancare il cinema, con riferimento particolare al capolavoro di Benigni, ‘La Vita è Bella’, con cui l’artista trionfò agli Oscar nel 1999. Una pellicola che Sua Santità ha recentemente inserito tra i suoi quattro film preferiti di sempre.
Papa Prevost e Benigni hanno trovato modo di parlare anche di ‘La vita è meravigliosa’ di Frank Capra, film del 1946 diventato un cult nel periodo natalizio. Il Pontefice e il regista hanno poi affrontato anche altri argomenti, tra cui la vita di San Pietro, di Dante Alighieri e di Sant’Agostino, soffermandosi soprattutto sulla Divina Commedia e sulle Confessioni.
La confessione di Benigni: “Mi sono innamorato di Pietro”
All’incontro hanno preso parte anche il prefetto del Dicastero per la Comunicazione, Paolo Ruffini, assieme al Direttore di Vatican Media, Stefano D’Agostini. In più, oltre ad alcuni collaboratori di Benigni, erano presenti anche Giampaolo Rossi, Amministratore Delegato della Rai, e Simona Ercolani, CEO e Direttore Creativo di Stand by Me, produttrice, insieme a Vatican Media, del monologo ‘Pietro un uomo nel vento’.
Nel suo monologo Benigni afferma che “dopo aver letto il Vangelo si guardano le persone in modo diverso” e si scopre che le stesse sono “scrigni, depositarie di un valore immenso“. Benigni confessa di essersi “innamorato di Pietro“, sottolineando che quando incontra Gesù ha solo 30 anni e non è un anziano come viene spesso descritto.
“Sembra che Pietro sia nato già vecchio. Invece quando conosce Gesù è un giovane, come lui: sono dei ragazzi. È una storia di ragazzi, questa!“. Benigni afferma poi che Pietro è simile a tutti noi: “Ci somiglia profondamente. La sua umanità è l’umanità di tutti noi: si arrabbia, agisce d’impulso, sbaglia, fraintende, piange, ride, si addormenta, soffre, gioisce e si lascia commuovere. E a lui è stato affidato il compito più grande mai dato a un essere umano: aprire o chiudere le porte del Paradiso!”