L’OMS senza freni: fecondazione artificiale anche per gay e trans. Il ‘diritto’ al figlio scatena le critiche

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L'OMS senza freni: fecondazione artificiale anche per gay e trans. Il 'diritto' al figlio scatena le critiche - Medjugorje.it (Canva)
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Il nuovo documento dell’OMS chiede l’accesso alla fecondazione artificiale anche per le coppie gay e trans: infuria la polemica.

Si chiama ‘Linee guida per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dell’infertilità’ il documento pubblicato nei giorni scorsi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): tra gli strumenti indicati è presente anche la fecondazione artificiale, che stando al documento dovrebbe essere estesa a tutti senza distinzioni.

Nelle Linee guida viene infatti sottolineato che tutti dovrebbero avere la possibilità di diventare genitori. “Singoli individui e coppie hanno il diritto di decidere il numero, il momento e l’intervallo tra le nascite“, si legge nel documento dell’OMS, avanzando quindi la pretesa che avere un figlio sia un diritto. Nessuno può invece avere alcun diritto di proprietà, ma solo un grande desiderio di avere un figlio.

Linee guida OMS, si parla solo dei genitori: il figlio non conta

In più le Linee guida pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità non tengono minimamente conto del bambino, ma solo dei genitori. Nella discussione, infatti, l’attenzione sull’attore principale è praticamente inesistente. Un approccio che non stupisce, dato che se il figlio viene considerata una semplice ‘cosa’ su cui avanzare un diritto di proprietà non può inevitabilmente avere alcun ruolo.

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Linee guida OMS, si parla solo dei genitori: il figlio non conta – Medjugorje.it (Canva)

Infine c’è il terzo aspetto a cui si è fatto accenno in precedenza, ovvero l’equità: per il documento dell’OMS, infatti, tutti devono avere accesso alle soluzioni che favoriscono la genitorialità, soprattutto attraverso la fecondazione artificiale. In una nota, quindi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità chiede che si conceda libero accesso a questa pratica anche alle coppie omosessuali e transessuali.

Come fa notare anche il sito Lanuovabq.it, c’è un passaggio molto chiaro nel documento dove si intuisce chiaramente la direzione presa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Data la necessità di fare riferimento alle caratteristiche sessuali biologiche in ambito clinico – si legge nelle Linee guida – questa linea guida utilizza termini come maschio e femmina (nelle sue raccomandazioni) e uomini e donne (nel testo che sintetizza la ricerca) per indicare il sesso biologico assegnato alla nascita, e utilizza il termine ‘coppie’ per riferirsi alle relazioni eterosessuali“.

Per l’OMS un bambino può crescere senza un padre o una madre

Tuttavia, un’ampia varietà di persone, inclusi individui single o che vivono relazioni omosessuali o di genere diverso, potrebbe aver bisogno di servizi per soddisfare le proprie preferenze in materia di fertilità – prosegue il documento – Chi si occupa di assistenza per la fertilità dovrebbe considerare le esigenze di tutti gli individui e fornire loro pari assistenza“.

Va da sé che l’OMS non considera rilevante il fatto che un bambino possa crescere senza un padre o una madre. Una conferma di quanto già stabilito in molti Paesi dove la pratica è consentita anche alle coppie omosex e transessuali.