Madre di famiglia numerosa con un ruolo di spicco nel governo della Lituania: un apporto prolife nella vita politica

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In Lituania nuovo ministro prolife - medjugorje.it
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Il nuovo vice ministro della Giustizia del Governo della Lituania è una madre di 6 figli: una novità  che darà un apporto prolife alla politica.

La notizia è freschissima ed è certamente molto buona per la Lituania. Kristina Zamarytė-Sakavičienė, madre di 6 figli, qualla che oggi si definisce senz’altro una famiglia numerosa, e sostenitrice del fronte prolife che si batte in difesa della vita, della famiglia e della dignità umana, recentemente è diventata il nuovo vice ministro della Giustizia del Governo lituano.

In passato è stata Docente, Facoltà di Giurisprudenza all’ Università Mykolas Romeris e ha svuolto il ruolo di Direttore, Istituto per l’etica e il diritto in biomedicina. Il mondo cattolico lituano ha accolto la nomina della donna con grande interesse e fiducia che possa essere un elemento positivo nella difesa di determinati valori. 

Nel Governo della Lituania una madre di 6 figli prolife

Si spera perciò che la Zamarytė-Sakavičienė possa dare un contributo e incidere in modo significativo nelle scelte politiche del suo Paese a favore del rispetto della vita e della famiglia naturale. La sua nomina si unisce alla vice ministra Barbara Aliaševičienė e sotto la guida della ministra della Giustizia Rūta Tamašunienė, che ha assunto l’incarico ad agosto in seguito a un rimpasto di coalizione che ha portato l’Unione lituana degli agricoltori, dei verdi e delle famiglie cristiane nel governo al potere.

il nuovo ministro prolife del governo lituano
Madre di 6 figli e prolife, nuovo ministro della Lituania – medjugorje.it

Il suo intento dichiarato pubblicamente è quello di “contribuire efficacemente al bene comune e alla tutela dei diritti umani fondamentali“. Sono certamente buoni propositi per colei che dovrà supervisionare in materia di diritto civile, procedurale e amministrativo, ed occuparsi di  mediazione, di politica forense e dello sviluppo del sistema giuridico nazionale lituano.

Avvocato, Kristina Zamarytė-Sakavičienė ha una formazione bioetica, ha iniziato la sua carriera nel 2006 come consulente presso la Commissione per gli Affari Sanitari del Seimas, il Parlamento, per poi ricoprire il ruolo di ispettrice delle buone pratiche cliniche presso il Servizio Statale di Controllo dei Medicinali. Ha poi diretto l’Istituto di Etica e Diritto Biomedico e per cinque anni è stata direttrice del Free Society Institute, un’organizzazione di advocacy che si propone di promuovere valori in linea con la dottrina sociale cattolica.

Un apporto di fede nella vita politica

Il nuovo vice ministro della Giustizia lituano ha dichiarato anche che il suo approccio al diritto e quindi anche quello politico affonda le sue radici nella natura umana piuttosto che nell’ideologia. “I diritti umani, nella loro essenza, non sono altro che esigenze di giustizia, che a una persona venga dato ciò che le è dovuto secondo la sua natura umana” ha affermato.

Ha perciò la ferma convinzione che la giustizia scaturisce dalla verità e dalla dignità della persona umana. La Zamarytė-Sakavičienė  si è pubblicamente espressa in modo contrario sul tema delle unioni omosessuali e per questa ed altre posizioni molto in sintonia con il pensiero cattolico ha avuto il plauso della Chiesa locale. 

Il cardinale Sigitas Tamkevičius, ex prigioniero politico sotto il regime sovietico, ha accolto con favore la sua nomina, e l’ha elogiata per la sua “chiara posizione cristiana su vita, famiglia e sessualità“. Ha aggiunto che è “un esempio stimolante per i cattolici laici e per tutte le persone di buona volontà, che ci insegnano a non essere osservatori passivi di ciò che accade nella Lituania di oggi, ma a difendere con chiarezza i valori eterni“. Anche l’arcivescovo di Kaunas, Kęstutis Kėvalas, ha difeso la sua candidatura.

In uno Stato in cui non è rara la discriminazione, seppure in forme sottili e non eclatanti, per chi professa apertamente la fede cattolica, la nomina di questa donna e madre al una carica di così grande rilevanza è certamente un dato da accogliere con favore e speranza.