Medjugorje: “dimenticate ciò che è personale”

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Medjugorje: “dimenticate ciò che è personale”
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Il messaggio della Regina della Pace delinea un cammino spirituale profondo e fedele al cuore della rivelazione cristiana.

Costruire il Regno di Dio nel proprio cuore, rinunciando alle illusioni mondane per abbracciare la verità e la vita che solo Cristo può offrire. Questo invito risuona fortemente con gli insegnamenti delle Sacre Scritture e del Catechismo della Chiesa Cattolica, che ci chiamano a vivere in comunione con Dio ed a cercare prima di tutto il suo Regno (cf. Mt 6,33).

Medjugorje: Messaggio del 2 agosto 2010

Cari figli, oggi vi invito a cominciare insieme a me nei vostri cuori a costruire il Regno dei Cieli, a dimenticare ciò che è personale e, guidati dall’esempio di mio Figlio, a pensare a ciò che è di Dio. Che cosa Lui desidera da voi? Non permettete a satana di aprirvi le strade della felicità terrena, strade in cui non c’è mio Figlio. Figli miei, sono false e durano poco. Mio Figlio esiste. Io vi offro la felicità eterna e la pace, l’unità con mio Figlio, con Dio, vi offro il Regno di Dio. Vi ringrazio.

Il cambiamento interiore

Il richiamo iniziale della Madonna — “cominciare insieme a me nei vostri cuori a costruire il Regno dei Cieli” — è un chiaro invito alla conversione, cuore del Vangelo: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino” (Mt 4,17). La Vergine non chiede un gesto esteriore, ma un cambiamento interiore, un lavoro spirituale fatto di preghiera, sacrificio e fiducia, nella linea della Tradizione cristiana. Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC n. 2816) ci insegna che il Regno si realizza prima di tutto nei cuori che vivono secondo la volontà del Padre.

La Vergine invita a “dimenticare ciò che è personale” per rivolgersi a ciò che è di Dio. Questo non significa annullare la propria identità, ma superare l’egoismo per aprirsi all’amore vero, come insegna San Paolo: “Non cercate il vostro interesse, ma anche quello degli altri” (Fil 2,4). Vivere secondo l’esempio di Cristo significa quindi abbandonare le vie dell’orgoglio e del piacere effimero per abbracciare la croce, strada della vera gioia.

L’avvertimento contro le “strade della felicità terrena” è profondamente evangelico: “Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?” (Mc 8,36). Satana inganna promettendo una felicità senza Dio, ma solo Cristo può donare la pace vera (cf. Gv 14,27). Come ricorda il CCC n. 1024, la beatitudine eterna consiste nella comunione perfetta con Dio, nel Regno che Maria ci invita a costruire con Lei.

Infine, l’offerta di “felicità eterna e pace” è l’annuncio cristiano per eccellenza: Dio ci chiama all’unione con Lui, tramite il Figlio, per vivere già ora il Regno che sarà pienamente compiuto nella vita eterna.