Medjugorje: “La decisione che cambia la vita”

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Il messaggio della Regina della Pace richiama alla responsabilità personale: non basta ascoltare le sue parole, occorre decidere se viverle.

Maria invita a scegliere consapevolmente la luce contro il buio, la fede contro l’indifferenza, Gesù contro tutto ciò che svuota l’anima. Chiede non solo di accogliere i messaggi, ma di comunicarli con la vita, diventando riflesso di Cristo. In un mondo che spesso smarrisce il senso spirituale, i suoi figli sono chiamati a essere luce, testimonianza e speranza. Vivere nella luce significa portare amore, verità e pace in ogni situazione quotidiana.

Medjugorje: Messaggio del 5 giugno 1986

Cari figli, oggi vi invito a decidervi se desiderate vivere i messaggi che vi sto dando. Desidero che siate attivi nel vivere e nel comunicare i messaggi. In modo particolare, cari figli, desidero che tutti siate il riflesso di Gesù il quale illuminerà questo mondo infedele che cammina nel buio. Desidero che tutti siate luce a tutti e che testimoniate nella luce. Cari figli, non siete chiamati al buio ma alla luce, per questo vivete la luce con la vostra vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Testimoni della luc

Maria ci interpella con un invito diretto e decisivo: «Decidetevi». Non è più il tempo di rimanere indecisi, tiepidi o passivi. Il cammino spirituale richiede una scelta libera e convinta. I messaggi che la Madre offre non sono parole da conservare, ma indicazioni da vivere. Per questo chiede che ciascuno sia attivo: non spettatori, ma protagonisti del Vangelo vissuto.

L’immagine centrale è quella della luce. Gesù stesso ha dichiarato: «Io sono la luce del mondo» (Gv 8,12), e ha aggiunto: «Voi siete la luce del mondo» (Mt 5,14). Maria riprende questo linguaggio e lo affida ai suoi figli: essere il “riflesso di Gesù” significa lasciarsi illuminare da Lui e, a nostra volta, diventare punti luminosi nelle tenebre del mondo. Chi vive unito a Cristo porta luce nelle relazioni, nelle scelte, nelle parole: una luce che non è propria, ma riflessa, proprio come la luna riflette la luce del sole.

Il mondo viene descritto come “infedele” e “che cammina nel buio”. È una constatazione realista: molti vivono senza riferimenti, senza verità, senza speranza. Di fronte a ciò, il cristiano non è chiamato a giudicare, ma a testimoniare. La luce non grida, non impone, ma illumina e guida. Vivere nella luce significa scegliere il bene anche quando costa, essere sinceri in un contesto di falsità, portare pace dove c’è conflitto, perdonare quando prevale la durezza.

La Regina della Pace non vuole che i suoi figli siano nascosti o timorosi. La testimonianza della luce non è fatta di grandi gesti, ma di quotidiana coerenza. Ogni gesto d’amore, ogni parola buona, ogni silenzio paziente è un raggio che rischiara il buio. Per questo ripete: «Non siete chiamati al buio ma alla luce». È un’identità, non solo un compito. Vivere la luce è vivere Cristo, e vivere Cristo è vivere nella vera gioia.

Spunti di riflessione personale

  1. Quale decisione spirituale rimando da tempo e che oggi sono invitato a prendere?
  2. In quali situazioni posso essere luce per qualcuno che vive un momento di buio?

Preghiera di oggi

Signore Gesù, Luce del mondo, illumina il mio cuore e rendimi capace di riflettere la Tua presenza ovunque io vada. Maria, Madre della luce, aiutami a scegliere ogni giorno il bene e la verità. Fa’ che la mia vita diventi testimonianza silenziosa e luminosa del Tuo amore. Amen.