Medjugorje: “La nostra la missione”

Medjugorje: "La nostra la missione" Medjugorje: "La nostra la missione"
Medjugorje: "La nostra la missione"
Canale WhatsApp Iscriviti subito!
Canale Telegram Iscriviti subito!

Il messaggio della Regina della Pace ci invita a comprendere la responsabilità spirituale che nasce dal ricevere un richiamo alla conversione.

Nella storia della salvezza, Dio sceglie spesso luoghi e persone come strumenti per trasmettere una chiamata più ampia, non per creare privilegi, ma per accendere la fede e condurre alla comunione. Questo richiamo richiama la logica evangelica per cui a chi molto è affidato, molto sarà richiesto (cf. Lc 12,48). La chiamata alla preghiera, alla purezza del cuore ed all’ascolto della Parola non è dunque un peso, ma un dono da accogliere con umiltà e generosità.

Medjugorje: Messaggio del 6 febbraio 1986

Cari figli, questa parrocchia che ho scelto è una parrocchia speciale, che si distingue dalle altre. Io dò grandi grazie a tutti quelli che pregano con il cuore. Cari figli, io dò i messaggi prima ai parrocchiani, poi a tutti gli altri. Spetta a voi per primi accogliere i messaggi, e poi agli altri. Voi ne sarete responsabili davanti a me e davanti a mio Figlio Gesù.

Una chiamata che illumina

Il messaggio esprime l’idea di una comunità chiamata per prima a ricevere un invito alla preghiera e alla conversione. Questa dinamica è profondamente biblica. Nella Scrittura, Dio sceglie Israele non per escludere gli altri popoli, ma perché diventi segno della sua presenza nel mondo: «Sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa» (Es 19,6). Allo stesso modo, ogni comunità cristiana, quando riceve una particolare esortazione, è invitata a viverla non come una distinzione onorifica, ma come una missione al servizio degli altri.

L’appello di Maria a “pregare con il cuore” richiama le parole di Gesù: «Quando pregate, non siate come gli ipocriti» (Mt 6,5). La preghiera sincera, radicata nell’amore, apre il credente all’azione della grazia e permette allo Spirito di operare nel profondo. Gli insegnamenti della Chiesa ricordano che la preghiera è un dialogo vivo con Dio, un atto in cui il cuore si converte, si offre e si dispone alla volontà divina.

La Madonna afferma che chi riceve l’esortazione in modo diretto ne è anche responsabile. Questo principio rispecchia la logica cristiana: chi viene illuminato è chiamato a diventare luce per gli altri (cf. Mt 5,14-16). La responsabilità davanti a Cristo nasce dal dono ricevuto e si realizza nella testimonianza concreta della carità, della preghiera e della fede vissuta.

Infine, l’espressione di una vicinanza materna suggerisce la cura della Regina della Pace, che nella tradizione cristiana accompagna la Chiesa nel suo cammino. Maria, modello di ascolto e docilità allo Spirito, indica ai fedeli la via dell’umiltà e della fiducia totale in Dio, come ella stessa ha vissuto nel suo “fiat”.

Spunti di riflessione personale

  1. In che modo posso diventare luce per gli altri attraverso una preghiera più autentica?
  2. Sto accogliendo le chiamate spirituali che ricevo come compiti o come pesi?

Preghiera di oggi

Madre Santa, rendi il nostro cuore docile alla Parola di tuo Figlio. Insegnaci a pregare con sincerità, ad accogliere la grazia ed a testimoniare la fede con umiltà. Guidaci affinché la nostra vita diventi un segno dell’amore di Cristo per il mondo. Amen.